Verso la settimana della libertà

L’antisemitismo è il tema centrale della Settimana della libertà. Nella dichiarazione di Malaga dell’ottobre scorso i e le partecipanti alla conferenza “Alternativa al Populismo da una prospettiva di diritti umani” hanno richiamato le chiese a controbattere le retoriche che usano la religione per creare ostilità tra le persone

Roma (NEV), 14 febbraio 2020 – “L’ebraismo è la più antica delle religioni abramitiche, ed è spesso stato oggetto di discriminazione da parte cristiana ed islamica. Radicata in ciò, una retorica antisemita distruttiva si può sviluppare, e funzionare, anche in società con un retaggio religioso quasi inesistente e senza contatti veri e propri con l’ebraismo. L’esperienza storica specifica della Shoah chiama ad una reazione risoluta ad ogni forma di antisemitismo”.

Questo uno dei passaggi del documento “Abbiate speranza, non paura! Risposte al populismo a partire da una prospettiva religiosa e di diritti umani”, ora disponibile anche in italiano, redatto dai e dalle partecipanti alla conferenza “Alternativa al Populismo da una prospettiva di diritti umani” svoltasi lo scorso ottobre a Malaga, e organizzata dalla Conferenza delle chiese europee (KEK) con l’ospitalità della Iglesia Evangelica Española, ed insieme alle organizzazioni europee ebraiche ed islamiche.

Il documento analizza il rafforzarsi della retorica populista in diversi contesti sociali europei e condanna “le forme e tipologie che in sé costituiscono un rischio per la democrazia e per lo stato di diritto, dalle quali dipendono la giustizia sociale e la coesistenza pacifica”.

Il documento sottolinea anche come “le chiese si trovino in molte zone d’Europa in una posizione unica per contrastare il pensiero e le azioni populiste” e come la religione sia “spesso utilizzata come uno strumento dai populismi, con lo scopo di creare un senso di identità e di unità all’interno del gruppo, rimestando nel conflitto con le altre appartenenze di fede”. A questo proposito si evidenzia che “per secoli, l’antisemitismo è stato uno strumento potentissimo per fomentare simili divisioni, e purtroppo è tuttora prevalente quando non in crescita”.

Il documento di Malaga è stato tradotto da Elisabetta Ribet, Università di Strasburgo (Francia) e Centro studi Confronti, che ha presentato il testo in un articolo pubblicato dalla rivista Confronti del dicembre 2019.

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia ha proposto l’antisemitismo come tema cardine della prossima Settimana della libertà, che gli evangelici celebrano intorno al 17 febbraio.

“Siamo allarmati dalle aggressioni verbali, fisiche, da atti violenti e anche dal negazionismo e dalla riorganizzazione di movimenti che si richiamano al nazismo e al fascismo. Ci preoccupa la recrudescenza di atti intimidatori e vandalici di stampo antisemita che richiamano alla mente persecuzioni del passato” ha dichiarato il pastore Luca Maria Negro, presidente della FCEI, in occasione della Giornata della memoria.

La FCEI ha anche preparato un opuscolo, “Contro l’antisemitismo e la deriva dell’odio”, come strumento di lavoro e riflessione per le chiese federate durante la Settimana della libertà 2020.

Leggi QUI il documento tradotto in italiano.