Roma (NEV/Riforma.it), 18 febbraio 2020 – Almeno 24 morti e 18 feriti domenica 16 febbraio in un terribile attacco a una chiesa evangelica protestante in un villaggio nel nord del Burkina Faso, a Pansi, nella provincia di Yagha.
Fra le vittime anche il pastore della chiesa. Una numerosa folla stava partecipando al culto domenicale. La settimana scorsa in un altro attacco furono sequestrati e uccisi un altro pastore in compagnia di sei persone.
Un’escalation di violenza continua che sta coinvolgendo la nazione sub sahariana, insieme ai vicini Mali e Niger, in balia di bande di terroristi che hanno fatto delle comunità cristiane il principale obiettivo. Almeno 4 mila i morti nell’area nel solo 2019, secondo i dati raccolti dalle Nazioni Unite, con 600mila sfollati interni nel solo Burkina Faso.
Due giorni prima, il 14 febbraio, stesso tragico numero di vittime anche in Camerun, per lo più bambini e donne in questa circostanza, vittime di un efferato attacco in un villaggio del nord del paese non ancora rivendicato, in mesi in cui sono diventate sempre più violente anche nella repressione poliziesca le manifestazioni per l’indipendenza delle aree di lingua anglofona da quelle di lingua francese. 3 mila i morti in tre anni, da quel 1 dicembre 2017 in cui venne proclamata una simbolica dichiarazione di indipendenza dell’area anglofona.
“Sono profondamente rattristato che persone che sono riunite in preghiera soffrano di un tale odio insensato”, ha dichiarato il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).
“Questi atti di violenza indiscriminata sono attacchi alla nostra unica famiglia umana e dobbiamo continuare a lavorare insieme per la giustizia e la pace – ha affermato – . Condanniamo queste azioni insensate. Rafforziamo la nostra risoluzione a perseguire la pace e la giustizia per tutti, la dignità per tutti, la libertà di condurre una vita piena per tutti”.
Tveit incoraggia le chiese membro del Consiglio ecumenico delle chiese a ricordare e pregare per le persone colpite e chiede solidarietà ecumenica di fronte a tali attacchi di terrore e violenza.
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