Coronavirus. L’esperienza della Chiesa libera di Volla

L’Agenzia NEV ha raggiunto telefonicamente il pastore Giuseppe Verrillo della Chiesa cristiana evangelica libera di Volla per farsi raccontare come la comunità sta vivendo l’emergenza coronavirus

Roma (NEV), 20 marzo 2020 – “Il territorio sembra vivere un’attesa. Infatti secondo gli esperti l’ondata del contagio deve ancora arrivare. La richiesta del governo di restare a casa è abbastanza seguita, la popolazione sta rispondendo bene e fino ad oggi è stata rispettata la richiesta a muoversi solo per esigenze indifferibili e un minimo di movimento è garantito”.

Giuseppe Verrillo è il pastore della Chiesa cristiana evangelica libera di Volla, una realtà che racchiude due comunità della provincia nord orientale di Napoli, a Volla appunto e a Casalnuovo.

Questa comunità nasce tra il 1965 e il 1969, quando il professor Domenico Maselli pensò che fosse venuta l’ora di far rivivere le Chiese Libere ottocentesche e tentò di raggruppare formazioni di diverso tipo, cercando di creare un protestantesimo italiano che coniugasse le istanze del protestantesimo classico con quello del risveglio.

La Chiesa libera di Volla fa parte della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). 

“Le nostre sale di culto sono chiuse – racconta il pastore Verrillo – e ci siamo organizzati con il web. Ogni sera alle 18 io e gli altri predicatori lanciamo con Facebook un messaggio, una meditazione biblica e una preghiera. Abbiamo visto che è un appuntamento che la comunità attende, infatti ci seguono circa 100 persone. Con lo stesso mezzo la domenica, alle 10.30 trasmettiamo il culto. Nella mia qualità di pastore mi tengo in contatto telefonico con le famiglie della nostra chiesa e, per fortuna, per il momento va tutto bene anche se ci manca la vita di comunità”.

La Chiesa di Volla è anche molto impegnata sul fronte ecumenico. Continua a raccontare Verrillo: “Siamo tra i fondatori del Consiglio regionale chiese cristiane della Campania e poi siamo componenti del Gruppo Interconfessionale di Attività Ecumeniche di Napoli (GIAEN), organismo ecumenico provinciale. I contatti con questi fratelli e sorelle sono fermi ma proprio in questi giorni ho sentito il preside della Facoltà cattolica di Capodimonte e sono convinto che prossimamente riusciremo a muoverci a livello ecumenico locale”. 

La comunità di Volla è impegnata in attività cultuali e sociali: il culto domenicale, lo studio biblico infrasettimanale, le cellule comunitarie, le riunioni giovanili.

“E’ un tempo di paura e di incertezza – ha detto ancora Verrillo -. Come pastore credo che sia importante innanzitutto alimentare la speranza. Dove c’è speranza non c’è tempo e spazio per l’angoscia. Invito inoltre a leggere la sezione del vangelo di Giovanni dedicata all’Io sono”, ha concluso.