Roma 3 aprile 2020 – La piattaforma interreligiosa colombiana Dialogo interconfessionale per la pace – DIPAZ, ha accolto con favore l’annuncio del cessate il fuoco unilaterale che l’Esercito di liberazione nazionale (ELN) ha stabilito per un mese, tra il 1° e il 30 aprile 2020 motivandolo come “un gesto umanitario nei confronti del popolo colombiano che soffre la devastazione del coronavirus”.
“Questa ci sembra una buona risposta alle richieste di comunità nere, contadine e indigene di diverse regioni colombiane colpite dal conflitto e alla richiesta delle organizzazioni della società civile colombiana e internazionale, così come all’appello fatto recentemente dal Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e dalla Missione di verifica dell’Onu in Colombia” ha detto DIPAZ.
Il governo di Iván Duque ritiene invece che la tregua non sia sufficiente e chiede all’ELN, oltre a un cessate il fuoco indefinito,di rilasciare i sequestrati.
I componenti della rete delle chiese e delle organizzazioni religiose che negli ultimi cinque anni hanno accompagnato le comunità che lavorano nella costruzione della pace, nella ricerca della verità e della giustizia attraverso un’azione nonviolenta hanno dichiarato che “la cessazione delle ostilità, delle attività belliche di controllo del territorio e la cessazione degli scontri armati sono misure di soccorso umanitario per la popolazione ed è necessario avanzare in esse”.
“È urgente arrestare le nuove dinamiche armate e permettere l’attuazione di un accordo umanitario nazionale di fronte alla pandemia” dicono gli estensori del documento che ricordano anche che il governo di Ivàn Duque ha recentemente nominato Francisco Galán e Carlos Velandia, ex comandanti dell’ELN come “promotori della pace”.
“E’ ancora una volta un gesto positivo e sono necessari ulteriori gesti di fiducia e di umanitarismo. Crediamo che la nomina di Juan Carlos Cuellar (un attivista urbano affiliato al movimento operaio colombiano, mediatore dei negoziati di pace con l’ELN, arrestato nel dicembre 2019, ndr) nel ruolo di promotore di pace sarebbe un passo fondamentale per aiutare il clima generale verso un processo di pace”, si legge nella dichiarazione di DIPAZ che chiama al dialogo come via d’uscita per la Colombia e per il mondo.
“Insistiamo sull’urgenza di riavviare i colloqui tra l’ELN e il Governo nazionale al fine di costruire accordi di pace e garantirne l’attuazione. Chiediamo al presidente Ivan Duque di fare i passi necessari e di compiere tutti gli sforzi necessari con i gruppi e i nuovI attori armati per cercare la pace mentre attraversiamo la pandemia nel nostro Paese”.