Roma (NEV), 23 aprile 2020 – Li chiamano i Samaritani – nome biblicamente impegnativo, come si legge nel Vangelo di Luca (10:30-35) – e sono un’efficiente equipe di personale sanitario arrivato dagli USA per costruire a Cremona un ospedale da campo capace di 60 posti letto, otto dei quali in terapia intensiva.
Quella dei Samaritani appare una ONG come molte altre che in questi giorni intervengono per contrastare la diffusione del Covid 19. “Ma aggiungiamo anche delle preghiere, in più ci mettiamo Gesù e le preghiere per i nostri pazienti. Loro le desiderano”, dichiara Stephanie Morales sul sito dell’associazione. Viene da chiedersi se le tende dei Samaritani abbiano mai accolto pazienti ebrei, musulmani o convintamente atei e come si siano comportati. Ma siamo in Italia e forse il problema non appare così grave, abituati come siamo a cappellani, crocifissi e madonne anche nelle hall degli ospedali pubblici. E poi questo è un momento eccezionale nel quale si avverte una maggiore disponibilità alla preghiera e all’affidamento a Dio e, in un momento di acuto bisogno sanitario, bene ha fatto Cremona a dare il suo benvenuto anche ai Samaritani.
Our translators are crucial to our team effort to provide patients with the best care at our Emergency Field Hospital in Italy. Here, Lucca reviews an x-ray with a physician assistant and Davide speaks with a chaplain. https://t.co/6G4xExA2R6 pic.twitter.com/2aeFziUFQy
— Samaritan's Purse (@SamaritansPurse) April 18, 2020
Più scettica New York, l’altra città del mondo che ha accolto l’intervento di questa ONG che è riuscita a montare il suo ospedale da campo addirittura a Central Park. Lo scetticismo si è trasformato in una vera e propria contestazione quando alcune associazioni legate alla comunità omosessuale hanno appreso che, per lavorare nella struttura, i dipendenti dovevano sottoscrivere un’affermazione di fede che professa come un dogma la contrarietà (?!) ai gay, ai transessuali e all’aborto. Trattandosi di personale americano, riteniamo che la stessa regola venga fatta valere per gli infermieri e i medici distaccati a Cremona.
Benvengano loro e quanti altri sono pronti a mettere a disposizione competenze sanitarie e mediche utili a salvare vite umane ma – ci chiediamo – si possono davvero aiutare gli altri quando si selezionano gli individui a seconda dei comportamenti sessuali? A iniziare dal sindaco Bill De Blasio, molti newyorchesi hanno espresso più di qualche perplessità sulla buona intenzione dei Samaritani e hanno letto l’operazione sanitaria in cui si sono buttati come un espediente della Destra religiosa per accreditarsi in ambito sociale e raccogliere consensi anche moderati. Le elezioni presidenziali non sono poi così lontane e il vicepresidente Mike Pence, ora convertito al pentecostalismo ed esponente di punta della Destra religiosa, ha bisogno di voti.
Un certo mondo liberal di complotti della CIA ne ha visti sin troppi e non è certo questo il caso. Sgombriamo quindi il campo da teoremi insostenibili e risibili. Tuttavia merita qualche considerazione il fatto che dietro i Samaritani vi sia un personaggio di spicco della destra religiosa americana – pura scuola George W. Bush – come Franklin Graham, figlio del celebre Billy, il più noto predicatore evangelico del secolo scorso. E’ lui, l’ex giovane Franklin, l’icona più famosa e autorevole dell’organizzazione nonché potente manager di fondi pubblici riservati alle Faith Based Organizations degli USA.
Ma se negli anni, con il suo impegno per la distensione tra Est ed Ovest, il disarmo nucleare e la coesistenza pacifica, il padre Billy Graham si è meritoriamente guadagnato una stima che travalica gli schieramenti ideologici, al contrario il figlio ha finito per orbitare negli ambienti della destra religiosa più militarista, interventista e islamofobica. Il repertorio delle sue esternazioni è molto ricco: L’islam? “una religione malefica e stregonesca” (22 ottobre 2006) ; “l’Islam non dovrebbe essere praticato in questo paese” (7 marzo 2012). Quanto al tema dell’omosessualità, Graham Jr. ha idee molto chiare e offre i suoi percorsi di “conversione all’ eterosessualità” che egli vede in parallelo a quelli per avvicinarsi alla fede cristiana.
Nessun complotto, per carità, e lasciamo che la CIA si occupi di questioni più serie del conservatorismo compassionevole della destra religiosa americana. Ma guardando ai fatti – evangelicamente – con la purezza della colomba e la prudenza dei serpenti.