Roma (NEV), 13 maggio 2020 – La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) aderisce alla giornata di preghiera globale anti-covid di giovedì 14 maggio. L’iniziativa congiunta dell’Alto Comitato per la Fraternità umana, di cui fa parte anche il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), è rivolta a tutti i leader religiosi e ai popoli di tutto il mondo.
A mezzogiorno si riuniranno in preghiera milioni di persone, anche se molte iniziative sono previste nell’arco di tutta la giornata.
“L’adesione della Federazione è innanzitutto per l’idea di fondo che ha animato la convocazione di questa preghiera” spiega all’agenzia NEV il pastore valdese Pawel Gajewski, coordinatore della sezione “Dialogo” della Commissione Studi Dialogo Integrazione (COSDI) della FCEI.
La Federazione invita tutte le sue chiese membro e tutti i credenti a riunirsi in preghiera il 14 maggio “proprio pensando alla situazione senza precedenti che stiamo vivendo – prosegue il pastore –. È un gesto di solidarietà con tutte le persone che hanno subito perdite, che sono ammalate o che soffrono a causa della pandemia. Sarà una preghiera di intercessione per tutte queste persone e un impegno ad aiutarle, a creare modalità adeguate per rispondere alle loro esigenze spirituali e materiali”.
Alla preghiera globale anti-covid hanno aderito anche numerose chiese a livello locale, singole persone credenti, organismi religiosi ed ecumenici, fra cui anche il gruppo Dialogo ebraico cristiano islamico (DECI) di Firenze e L’Unione induista italiana.
Sono previsti incontri virtuali sulle piattaforme web e preghiere in contemporanea nelle singole case e abitazioni.
“Come FCEI abbiamo deciso di proporre una preghiera tratta dal fascicolo della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (SPUC) 2020, in particolare nella 4^ giornata della settimana – conclude Gajewski –. La mettiamo a disposizione di chiunque lo desideri, e chiediamo di divulgarla, di condividerla nei gruppi, via web o in altri modi in quanto si tratta di una preghiera dal respiro fortemente ecumenico”.