Roma (NEV), 15 giugno 2020 – È in corso a Berna il Sinodo della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERS).
In modalità distanziata e in ottemperanza alle norme anti-contagio, il primo Sinodo della Chiesa riformata in Svizzera, già Federazione delle chiese evangeliche svizzere (FCES), si è aperto con un discorso del presidente del Sinodo, pastore Pierre de Salis, che ha parlato di “Sinodo di crisi”.
“Il dibattito si annuncia animato, dopo le dimissioni del presidente Gottfried Locher per questioni da appurare” twitta la giornalista di Voce evangelica Gaëlle Courtens, che sta seguendo i lavori.
Il Sinodo CERS si chiuderà oggi stesso, svolgendosi nell’arco di una sola giornata come annunciato dalla stessa Chiesa a fine aprile, a seguito dell’emergenza coronavirus.
Il lavoro del Consiglio si è presentato complesso fin dalla mattina. Una mozione d’ordine sulla possibilità di riunirsi a porte chiuse e che richiedeva la maggioranza dei due terzi è stata rigettata. Prevale la trasparenza, pur nella difficoltà, che sembra non destabilizzare l’assemblea, chiamata a discutere sia su questioni procedurali sia sul rapporto della Commissione d’esame, che valuta l’operato del Consiglio.
A #Berna ha inizio presso il #Kursaal in modalità #coronavirus il primo Sinodo della Chiesa evang. riformata in #Svizzera @EKS_EERS (già Fed. delle chiese evang.) – il dibattito si annuncia animato, dopo le dimissioni del pres. Gottfried Locher per questioni da appurare. pic.twitter.com/OKkh7Cpwa0
— Gaëlle Courtens (@gaelle14juillet) June 15, 2020