Roma (NEV), 27 giugno 2020 – “Denunciamo! Non vogliamo più rimanere in silenzio!”. La pastora Ana Ruth García Cárcamo, rappresentante di Ecumenicas por el derecho a decidir (EDD), un’organizzazione di donne in Honduras di diverse espressioni religiose che promuove i diritti umani di donne, ragazze e giovani con particolare attenzione ai loro diritti sessuali e riproduttivi, ha deciso di uscire allo scoperto e denunciare gli attacchi che lei personalmente, e l’organizzazione che rappresenta, stanno subendo.
“Non sopportiamo più le intimidazioni e la persecuzione di questo governo e delle altre istituzioni oppressive di questo stato che ci sorvegliano, ci attaccano entrando nei nostri cellulari e nei nostri account di posta elettronica. Per questo abbiamo deciso di denunciare!” dice Cárcamo nella denuncia che è stata raccolta dal sito di comunicazione Con Efe.
Ecumenicas por el derecho a decidir lotta contro il fondamentalismo religioso e lavora con le donne da una prospettiva etica del femminismo, con una teologia femminista che aiuti le donne a riconoscere il godimento dei loro diritti riconciliati con la loro fede.
EDD attualmente gestisce due scuole di teologia, una per adulti e l’altra per adolescenti e giovani, in formato on-line. “In questo momento stiamo combattendo contro la riforma del codice penale del Paese, insieme al diritto di ricevere la pillola del giorno dopo e al diritto di decidere del proprio corpo”, dice la pastora Ana Ruth García Cárcamo.
Ana Ruth, che fa parte del team di coordinamento dell’EDD, ha subito numerosi attacchi e intimidazioni a causa del lavoro svolto. Già nel 2018 era stata molestata e minacciata dalla Polizia nella sua casa di Tegucigalpa.
In questi giorni si sono intensificati gli attacchi alle sue reti e ai suoi media, così come le intimidazioni in casa, e la Rete di Teologhe, pastore, leader e attiviste cristiane (TEPALI), a cui Ana Ruth appartiene, ha reso pubblico il suo sostegno e la sua richiesta di protezione.
La rete TEPALI ritiene che il lavoro che EDD sta svolgendo nel paese cerchi di dare potere alle donne e di creare condizioni di parità. “È urgente garantire la protezione e la sicurezza del nostro alleato, del suo ambiente e dell’organizzazione citata. Non si può parlare di democrazia o di diritti se la sicurezza e la libertà delle donne non sono garantite”.
Guarda il video della denuncia.