Roma (NEV), 9 ottobre 2020 – Il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) si congratula per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace 2020 al World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite. “Esprimiamo la nostra gratitudine e congratulazioni alla leadership ea ciascun membro del personale del World Food Programme” ha affermato padre Ioan Sauca, segretario generale ad interim del CEC. “Questa vitale organizzazione multilaterale riunisce moltissime persone che si dedicano e lavorano nelle regioni più remote e vulnerabili del mondo, colpite da conflitti, catastrofi climatiche e crisi economiche”.
Il contributo del WFP è diventato ancora più importante nel contesto della pandemia di covid-19, scrive il CEC in un comunicato diramato oggi, poiché il numero di persone che affrontano un’insicurezza alimentare grave è quasi raddoppiato, arrivando a 265 milioni di persone nel 2020 (nel 2019 erano 135 milioni).
Sauca ha inoltre ricordato le molte persone di fede “radicate nelle loro comunità, testimoni delle risposte eroiche, impegnative e consistenti del WFP in risposta alla fame, avendo avuto il privilegio di servire come partner in molti di questi contesti”.
Intanto le comunità di fede celebrano la Settimana di azione per il cibo. Conclude Sauca: “Preghiamo per la solidarietà tra le nazioni del mondo affinché il sostegno per il cibo, la sussistenza e il benessere sia esteso alle comunità più emarginate”.
Durante la Settimana di azione, che quest’anno si tiene dall’11 al 17 ottobre, il CEC, la Conferenza cristiana dell’Asia e la Conferenza delle chiese del Pacifico invitano tutte le persone di buona volontà a partecipare a un servizio di preghiera online il 16 ottobre, Giornata mondiale del cibo.