Roma (NEV), 15 ottobre 2020 – La Chiesa Metodista Britannica in collaborazione con il Joint Public Issues Team (JPIT) e All We Can, ente benefico per il sostegno e lo sviluppo, ha ideato un progetto internazionale di avvicinamento alla Cop26, la Conferenza ONU sul cambiamento climatico.
L’evento è stato posticipato al 2021 e si svolgerà in due parti: a Milano, dal 28 al 30 settembre 2021, per la COP dei Giovani e sempre nel capoluogo lombardo dal 30 settembre al 02 ottobre 2021 per la pre-Cop, e a Glasgow, dall’1 al 12 Novembre 2021 per il summit “vero e proprio”.
Il percorso sarà sviluppato in particolare dai giovani e si inserisce nell’ambito dell’impegno delle Chiese metodiste nel mondo per la giustizia climatica.
Per la parte italiana, l’iniziativa è seguita e cofinanziata dall’Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia (OPCEMI), con la collaborazione della Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia nella persona della sua coordinatrice, Antonella Visintin.
Sono previsti visite nelle comunità, convegni e progetti in collaborazione con la Federazione giovanile evangelica (FGEI), così come iniziative internazionali.
Tutti questi momenti, spiega l’OPCEMI in una nota, saranno “finalizzati a rafforzare la determinazione al cambiamento nelle chiese e nella società, a fronte dell’emergenza climatica e ambientale, ad unire le voci ed ascoltare con particolare attenzione le ragioni e le richieste del Sud del mondo e di chi emigra per motivi climatici”.
La referente e responsabile del progetto è Irene Abra della Chiesa Metodista di Novara che sarà coadiuvata da altri giovani metodisti nello sviluppo di un’attività lunga un anno, insieme alle referenti regionali dello Zambia, delle Fiji e del Regno Unito che compongono il team internazionale di lavoro.