Il riconoscimento “Welcome” dell’Unhcr ad un’azienda protestante

All'agenzia di comunicazione del valdese Sergio Velluto il conferimento dell'Agenzia Onu per le imprese che si impegnano per favorire i processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale

foto di Matteo Paganelli, da unsplash.com

Roma (NEV), 4 novembre 2020 – All’agenzia di comunicazione Web&Com, il cui titolare è il valdese Sergio Velluto, ha ricevuto il riconoscimento dell’UNHCR per le aziende impegnate a favore dei diritti, e in particolare di quello al lavoro, dei rifugiati.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha deciso di “premiare” a partire dal 2017, le aziende che, in Italia, si impegnano per favorire i processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. Tale riconoscimento avviene attraverso il conferimento, ogni anno, di un logo, denominato “Welcome. Working for refugee integration”, che le aziende possono utilizzare nella loro comunicazione.

Tra le imprese premiate quest’anno c’è appunto anche quella di Sergio Velluto, già Presidente del Concistoro della Chiesa valdese di Torino, collaboratore, tra l’altro, per 10 anni alla rubrica di Rai 2 Protestantesimo, autore di spettacoli teatrali e libri.

“Siamo molto soddisfatti di aver ricevuto questo riconoscimento davvero prestigioso – commenta il CEO dell’agenzia Web&Com, che dal 2004 realizza tra l’latro le campagne dell’Otto per Mille 2020 della Tavola Valdese – . L’inserimento lavorativo di alcuni giovani rifugiati è stato per noi un valore aggiunto, un arricchimento, hanno davvero rivitalizzato il nostro ambiente, per altro già molto giovane”. Il 10 novembre vi sarà una cerimonia di premiazione virtuale.

L’agenzia torinese ha accolto tre lavoratori rifugiati: “uno studente siriano di architettura, attraverso una borsa lavoro, un informatico della Costa d’Avorio, che abbiamo assunto a tempo indeterminato (che ora si trova in Francia per motivi di studio) e una ragazza libica esperta in ambito di comunicazione, anche lei grazie ad una borsa lavoro”, spiega Velluto. L’azienda piemontese è composta da sei lavoratori dipendenti, “il più vecchio dei quali ha 32 anni”, sottolinea il dirigente, più alcuni collaboratori esterni.

L’impegno di questa realtà imprenditoriale verso i rifugiati non si esprime solo attraverso i posti di lavoro. L’agenzia collabora infatti con l’associazione Mosaico azioni per i rifugiati, “un’associazione di promozione sociale – come si legge sul suo sito – apolitica e apartitica, nata a Torino nel 2006 per iniziativa di un gruppo di rifugiati originari di diversi Paesi. Ad oggi ne fanno parte rifugiati, stranieri immigrati e italiani, ovvero persone che, a vario titolo e con differenti competenze umane e professionali, operano in questo settore o ne sono interessati”.

E in futuro, nonostante la crisi del Covid19, Sergio Velluto conta di continuare a cercare talenti tra i rifugiati: “abbiamo fatto una nuova assunzione a fine settembre, perchè pensiamo che anche e soprattutto nei momenti di crisi si debba guardare avanti, con fiducia”.