SCHEDA. L’Assemblea-Sinodo delle chiese battiste, metodiste e valdesi

La V sessione congiunta dell’Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste, detta “Assemblea-Sinodo”, si svolgerà nel 2022. Essa si inserisce in un lungo cammino di collaborazione e comunione tra le chiese battiste, metodiste e valdesi (denominato “BMV”).

Dal 1979 gli esecutivi BMV si sono incontrati periodicamente per un confronto su alcuni temi specifici. Nei primi documenti comuni proposti alla riflessione delle chiese si chiarivano temi quali: la comprensione del battesimo (che nelle chiese battiste viene amministrato per immersione ai soli credenti adulti, mentre metodisti e valdesi praticano il battesimo dei bambini); il rapporto tra le chiese locali e le rispettive assemblee generali (i battisti, di tradizione “congregazionalista” basata sull’autonomia delle chiese locali; metodisti e valdesi con un ordinamento “presbiteriano-sinodale”); la natura e le funzioni delle assemblee generali, degli organi esecutivi e del ministero.

La collaborazione fra le tre chiese aveva portato in quegli anni alla rappresentanza reciproca nel Sinodo, nell’Assemblea generale e negli organismi regionali e all’impegno comune in alcune commissioni di lavoro.

La I Assemblea-Sinodo

La I sessione congiunta dell’Assemblea-Sinodo, che ha segnato una tappa storica nei rapporti fra queste chiese, si è svolta a Roma dal 2 al 4 novembre 1990. In quella occasione, i rappresentanti delle chiese BMV, per la prima volta insieme in un’assemblea deliberativa, hanno adottato una serie di mozioni comuni: un documento sul battesimo, che ha condotto al riconoscimento reciproco (delle chiese, dei membri di chiesa, dei pastori e dei diaconi); la collaborazione sul territorio (con l’invito ad estendere le collaborazioni a tutti i livelli tra chiese vicine e a promuovere l’incontro regolare tra pastori e consigli di chiesa, fino alla sperimentazione della cura pastorale congiunta di chiese BMV); l’impegno comune per l’evangelizzazione e la testimonianza in Italia; il progetto di un settimanale unico per le tre denominazioni (che avrebbe portato alla creazione del settimanale “Riforma” dalla fusione delle precedenti testate denominazionali). Sulla questione del battesimo l’Assemblea-Sinodo ha riconosciuto la necessità di proseguire il dialogo e il confronto, sottolineando al tempo stesso che “malgrado la sua serietà e il suo peso [del battesimo], non è una differenza che impedisca la piena comunione tra le nostre chiese”. La forma inedita di unità nella diversità attuata dalle chiese BMV costituisce un punto di riferimento importante per il cammino ecumenico, poiché tali chiese “si riconoscono reciprocamente quali chiese di Gesù Cristo sulla base di una comune confessione dell’Evangelo, una comune vocazione di testimonianza e di servizio nel nostro paese e una condivisione delle posizioni di fede”. Il documento sul battesimo approvato dalla sessione è stato portato a conoscenza delle chiese protestanti d’Europa ed è attualmente oggetto di dialogo tra la Comunione delle chiese protestanti europee (CCPE-Concordia di Leuenberg) e la Federazione battista europea (FBE).

La II Assemblea-Sinodo

La II Assemblea-Sinodo, (1°/3 settembre 1995, Torre Pellice – TO -), ha approvato un documento che, registrando le convergenze teologiche ed ecclesiologiche, intendeva rafforzare il rapporto di comunione e collaborazione tra battisti, metodisti e valdesi in Italia e sottolineava la piena compatibilità tra ordinamento sinodale e congregazionalista. Perfezionando il reciproco riconoscimento approvato nel 1990, la sessione del 1995 invitava le chiese ad intensificare la collaborazione territoriale e la testimonianza comune, rinnovando la cooperazione per il settimanale “Riforma” e rafforzando la collaborazione nell’ambito della formazione e della cultura tramite la Facoltà valdese di teologia e la casa editrice Claudiana. Essendo allora in corso il conflitto nell’ex Jugoslavia, l’Assemblea-Sinodo ha approvato un ordine del giorno che ribadiva l’importanza della riflessione e dell’azione delle chiese per una cultura di pace e non-violenza, sostenendo e promuovendo iniziative ecumeniche in favore delle popolazioni dell’ex Jugoslavia.

La III Assemblea-Sinodo

La III Assemblea-Sinodo, (23/24 agosto 2000, Torre Pellice – TO -), ha approvato il documento “Dire la salvezza alle donne e agli uomini del nostro tempo”, sottolineando in un ordine del giorno la centralità del riferimento biblico e dell’evangelizzazione come “prospettiva di apertura verso la società, non per presentare noi stessi, ma la persona di Cristo, non per diffondere un’ideologia religiosa, ma per coinvolgere altre persone nell’avventura della fede cristiana nel concreto della situazione storica”. La sessione congiunta del 2000 ha inoltre approvato la costituzione di commissioni di lavoro miste su “Culto e liturgia” e sulle “Relazioni ecumeniche” e ha dato mandato agli esecutivi di nominare un gruppo di lavoro sull’omosessualità (GLOM), osservando che “varie realtà delle nostre chiese hanno ribadito l’impegno alla difesa della libertà di espressione di tutti e all’accoglienza delle persone omosessuali nella chiesa”. Tra le commissioni congiunte BMV c’è anche la “Commissione permanente per la formazione pastorale”; da segnalare infine la collaborazione nell’ambito della “Commissione per i problemi etici posti dalla scienza”, istituita dalla Tavola valdese.

La IV Assemblea-Sinodo

La IV Assemblea-Sinodo, (2/4 novembre 2007, Roma), intitolata “Insieme perché – insieme per chi”, ha lavorato sia in sessione plenaria che in cinque gruppi misti di lavoro su ecumenismo, migranti, giustizia, ruoli di genere e il culto domenicale. Sottolineando la necessità di una legge sulla libertà religiosa, l’Assemblea-Sinodo ha affermato che “la neutralità religiosa dello Stato, l’assenza di privilegi o discriminazioni nei confronti delle diverse religioni, chiese e visioni del mondo, costituisce una caratteristica essenziale di una società democratica”. L’assise ha approvato un articolato documento dal titolo “Chiese, società e cultura nell’Italia di oggi: un contributo protestante”, che riflette sulle questioni dell’ecumenismo e della laicità dello Stato. Sull’omosessualità l’Assemblea-Sinodo, a seguito di una riflessione a livello locale, ha affermato “che l’essere umano sia fondamentalmente un essere in relazione con Dio e con il suo prossimo e che la relazione umana d’amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, sia sostenuta dalla promessa di Dio”, invitando le chiese, “nell’ottica di uno stato laico, a sostenere e promuovere concretamente progetti e iniziative tesi a riconoscere i diritti civili delle persone e delle coppie discriminate sulla base dell’orientamento sessuale”. Ha inoltre condannato le violenze verbali, fisiche e psicologiche e invitato le chiese “ad accogliere le persone omosessuali senza alcuna discriminazione”. Tra gli altri temi discussi, la violenza familiare contro donne e bambini, la precarizzazione del mercato del lavoro e il tema dei migranti, per i quali l’assise ha auspicato il loro riconoscimento “come protagonisti a pieno titolo nella vita delle chiese” e una corretta legislazione da parte dello Stato. (nev/novembre 2020)