9° giorno contro la violenza sulle donne. Violenza e disturbi alimentari

L’agenzia NEV ripropone in 16 puntate, dal 25 novembre (Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne) fino al 10 dicembre (Giornata mondiale dei diritti umani), il fascicolo “16 giorni contro la violenza” della Federazione delle donne evangeliche in Italia

Monica Seksich, La giustizia. Dettaglio dall'immagine della locandina dell'incontro "I nostri corpi di donne da luogo del dominio patriarcale a luogo di spiritualità incarnata". Roma, 22-24 marzo 2019, Casa internazionale delle donne

Roma (NEV), 3 dicembre 2020 – L’agenzia NEV ripropone, uno al giorno, gli spunti di riflessione del fascicolo redatto dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Intitolato “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?”, il fascicolo è disponibile integralmente a fondo pagina in italiano e in inglese. I 16 giorni vanno dal 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani.

16 giorni contro la violenza sulle donne

9° giorno – 3 dicembre 2020

VIOLENZA E DISTURBI ALIMENTARI

Se il disturbo alimentare non è mai una scelta e ha numerose cause, spicca tra queste l’abuso sessuale. Quasi più della metà delle donne con disturbi dell’alimentazione ha subìto abusi sessuali, nell’80% dei casi avvenuti durante l’infanzia. Ciò vale sia per l’anoressia nervosa sia per la bulimia adolescenziali, sia per il fenomeno di binge-eating (alimentazione incontrollata) più frequente nelle donne mature. Condotte come il purging (cioè l’eliminazione del cibo con vomito autoindotto o abuso di lassativi) e la dieta cronica rappresentano, infatti, la risposta ad un evento traumatico per sottrarsi al doloroso ricordo ad esso associato. “Come un corpo estraneo, l’abusante occupa gran parte dello spazio mentale del bambino, che rimane incistato nella psiche e quindi non ‘digerito’, non ‘assimilato’, perciò non resta che la via del ‘digiuno o del vomito’” (Montecchi, 2005). In un gruppo per ragazze e donne abusate nell’infanzia, Lidia, una donna di 30 anni gravemente bulimica, immediatamente “gettò” nel gruppo particolari agghiaccianti dell’abuso sadico subìto, affermando di voler “vomitare la storia per liberarsene”.

I disturbi alimentari si presentano spesso anche con donne oggetto di violenza da mariti e compagni. Spesso, mentre denunciano la violenza, raccontano anche del loro recente aumento di peso. E solo a fatica, via via che si liberano del loro “segreto” riescono a pensare di riconquistare il peso perduto. Altre donne che vivono come colpa una situazione di percosse (non sono brava abbastanza) si puniscono e entrano in un vortice di bulimia/anoressia/vomito.

DOMANDA per discutere

Pensate di poter aiutare un’amica che soffre di disturbi alimentari o la affidereste piuttosto a uno/a specialista?

VERSETTO BIBLICO

“Amnon la violentò. Poi ebbe verso di lei un odio fortissimo. Le disse: Alzati, vattene!” (II Samuele 13, 14)

COMMENTO

PREGHIERA

 

Signore, imprimi nel mio cuore che la terra è tua. E ogni essere umano, fratello e sorella nella libertà,Ti è figlio o figlia

Amen

Amnon, primogenito di Davide, non ama sua sorella Tamar, la vuole. Ella non ha sacralità ai suoi occhi di cacciatore spietato che non può farcela senza la collaborazione del poeta d’Israele, il loro comune padre. Lo convince che avrebbe giovato alla sua salute Tamar, cuoca gentile. E il padre la beve. Una volta usata, Amnon scaccia la sua preda umiliata come un animale infetto. Possiamo solo immaginare lo strazio di Tamar, giovane ragazza usata, abusata, odiata, scacciata! Molte donne reagiscono alle violenze ingerendo o rifiutando il cibo e causandosi un ulteriore grave danno. Nel 90% dei casi, però, gli autori di delitti atroci negano d’averli commessi e, solo rimuovendo volti e fatti, riescono ad avere pace. Davide avrebbe dovuto punire quel figlio che da lui aveva appreso soprattutto la violenza. Non lo fa. E allora provvede Absalom, l’altro fratello, per vendetta, non per giustizia. E sangue porterà sangue. In questa pagina della Scrittura si presenta una cultura che mostra un eros senza philia e agape e che è soltanto consumazione feroce. La cultura di genere di Amnon è tutta nelle sue parole al servo: “Caccia fuori questa qui e sprangale dietro la porta”. La bellissima Tamar non ha nome per lui, diventa: “Questa qui”, equiparandola più a un cane che a una donna.


Qui il fascicolo integrale in italiano: “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?

Qui il fascicolo in inglese: “16 days Fdei 2020_english