Chiese Usa, “approvare subito il Refugee Protection Act”

I vertici della Chiesa unita di Cristo (UCC) chiedono all'amministrazione Biden - che ha annunciato un ordine esecutivo in materia di migranti - di ripristinare l'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo negli Stati Uniti

Confine Usa-Messico vicino a Campo, California. Foto di Greg Bulla (unsplash.com)

Roma (NEV), 11 febbraio 2021 – “Esortiamo l’amministrazione e il Congresso a lavorare insieme per aggiornare e approvare una legge sulla protezione dei rifugiati”. Lo hanno scritto in una lettera aperta al nuovo inquilino della Casa Bianca la pastora Karen Georgia Thompson e il pastore Joshua Baird, della Chiesa Unita di Cristo (UCC). L’UCC è una chiesa protestante “storica” degli Stati Uniti, che conta circa 5000 chiese locali e un milione di membri.

Gli Stati Uniti porteranno infatti il tetto sulle ammissioni dei rifugiati a 125mila all’anno. Lo ha annunciato il neo eletto presidente nel suo discorso al Dipartimento di Stato, il 4 febbraio scorso, spiegando che firmerà un ordine esecutivo.
Thompson e Baird hanno espresso il loro parere positivo, dopo quest’annuncio di Biden, definendolo “il primo passo verso un approccio umanitario e giusto al reinsediamento dei rifugiati”.
Secondo i due esponenti delle chiese Usa, inoltre, “la legge sulla protezione dei rifugiati – precedentemente introdotta al Senato e alla Camera – dovrebbe essere aggiornata per rafforzare il processo di ammissione dei rifugiati e di richiesta di asilo e stabilire un obiettivo minimo per nuove ammissioni ogni anno”.
Il recente decreto esecutivo del presidente, si legge nella dichiarazione congiunta dei due pastori UCC, “pone le basi per sostenere le agenzie per i rifugiati nella ricostruzione e nel rafforzamento delle infrastrutture per accogliere e reinsediare un numero maggiore di rifugiati nei prossimi anni. Il ripristino dei numeri di reinsediamento dei rifugiati alle norme storiche richiederà il sostegno di molti partner che lavorano insieme. La United Church of Christ è ansiosa di essere uno di quei partner. La nostra chiesa ha una lunga storia di sostegno ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Lo scorso autunno, abbiamo riaffermato questo impegno storico con una campagna in linea con la visione della nostra chiesa di “un mondo giusto per tutti”. Abbiamo chiesto maggiore consapevolezza, compassione e azione a favore degli oltre 79 milioni di persone in tutto il mondo che sono sfollate dalle loro case a causa di guerre, disastri e persecuzioni”.

Intanto oggi, come riporta l’agenzia Ansa, il presidente Joe Biden ha fatto la sua prima telefonata al leader cinese Xi Jinping, esprimendo la preoccupazione degli Usa per la situazione di Hong Kong e Taiwan e per gli uiguri. Ieri si è invece conclusa la seconda udienza del processo per l’impeachment di Donald Trump. Oggi proseguiranno le argomentazioni dell’accusa, poi la parola passerà alla difesa dell’ex presidente.