Rsa Piemonte, molte strutture per anziani stanno per chiudere

Il grido d’allarme arriva dalle Diocesi, Diaconia Valdese, Associazione Provinciale Case di Riposo e Confcooperative Cuneo, che ieri hanno diramato un comunicato congiunto. Nella provincia di Cuneo e nel pinerolese vi sono circa 4600 posti letto accreditati e circa 3000 lavoratori in questo settore.

L'Asilo dei Vecchi, una delle strutture gestire dalla DVV

Roma (NEV), 22 marzo 2021 – Diverse residenze per anziani rischiano di chiudere, in una delle regioni più colpite dalla pandemia, il Piemonte.

Il grido d’allarme arriva dalle Diocesi, Diaconia Valdese, Associazione Provinciale Case di Riposo e Confcooperative Cuneo, che ieri hanno diramato un comunicato congiunto.

“Sono trascorsi cinque mesi dalla prima comunicazione congiunta – scrivono – a cura della Diocesi di Pinerolo, Diocesi della provincia di Cuneo, Diaconia Valdese Valli e Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo, al presidente della Giunta della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Comunicazione che metteva in evidenza la grave crisi delle strutture per anziani e disabili, aggravata dalla situazione pandemica contingente. Le residenze per anziani non ce la fanno più, sono in grande sofferenza e, se non si interverrà concretamente con la massima urgenza, molte di esse dovranno chiudere, con rilevanti ricadute a livello territoriale”.

La pandemia ha peggiorato la situazione e “ha generato un aumento esponenziale dei costi per gli acquisti di D.P.I., per la sanificazione, per la riorganizzazione gestionale e per l’aumento ingiustificato delle polizze assicurative; contemporaneamente, ha portato ad una riduzione di posti letto occupati a causa sia della complessità delle indicazioni fornite dall’unità di crisi della Regione Piemonte circa i nuovi inserimenti in struttura, sia del timore delle famiglie legato alle procedure di isolamento preventivo e all’impossibilità di poter far visita ai propri cari e anche in relazione ai mancati convenzionamenti da parte delle ASL”.

Nello scorso mese di dicembre la Regione Piemonte, secondo quanto spiegano i firmatari della nota, “aveva comunicato l’erogazione di ristori per 40 milioni di euro a sostegno delle case di riposo; sono trascorsi quasi tre mesi ma le strutture non hanno ricevuto nulla, anzi, ad oggi pare, a quanto si apprende da alcuni giornali, che non sia affatto scontato che questi aiuti verranno erogati”.

Di qui l’ulteriore appello. “L’Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo (rappresentata dal presidente Silvio Invernelli), le diocesi della provincia di Cuneo e di Pinerolo (rappresentate da Mons. Marco Brunetti, Mons. Piero Delbosco, Mons. Egidio Miragoli, Mons. Cristiano Bodo, Mons. Derio Olivero), la Diaconia Valdese (rappresentata da Marco Armand Hugon), Confcooperative Cuneo (rappresentata da Alessandro Durando) riunitesi in data 15 marzo 2021, lanciano un ulteriore appello alla Regione Piemonte e al presidente della Giunta, Alberto Cirio, perché vengano presi provvedimenti tempestivi e adeguati per far fonte alla grave crisi che vede coinvolte le case di riposo. Chiedono con forza di non far morire queste realtà territoriali che (ad oggi solo nella provincia di Cuneo e nel pinerolese vi sono circa 4600 posti letto accreditati e circa 3000 lavoratori) molto spesso sono i motori delle realtà più marginali, di non negare il problema mettendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi, aspettando che la criticità si risolva da sé, con la chiusura delle strutture. Si chiede con forza, a tutela degli ospiti, delle famiglie e di tutti i lavoratori che, a vario titolo, sono coinvolti, che la Regione Piemonte, attraverso i suoi Assessorati, attivi immediatamente azioni concrete e efficaci, a supporto di tutto il comparto delle case di riposo piemontesi”.