Roma (NEV), 31 marzo 2021 – La campagna “Climate Justice for All” (CJ4A), in italiano “Giustizia climatica per tutte e tutti”, invita le comunità metodiste in tutto il mondo a impegnarsi per il clima.
La campagna vede il suo avvio ufficiale a livello internazionale il prossimo 5 aprile. Lo annuncia l’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Nel nostro Paese il progetto si svolge in collaborazione con la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche (FCEI).
Il lancio ufficiale internazionale consiste nella pubblicazione del primo di una serie di filmati e delle risorse liturgiche della campagna. In contemporanea nei diversi Paesi partecipanti, sui social, con il sostegno dei media nei contesti locali e attraverso comunicati.
Sono 5 i Paesi capofila coinvolti: Uruguay, Zambia, Fiji, Gran Bretagna e Italia. Inoltre, stanno partecipando volontari e volontarie provenienti da India, Bangladesh, Pakistan, Russia, Ucraina, Kazakistan, Svizzera, Burundi, Zimbabwe, Estonia, USA, Argentina, Zimbabwe, Filippine/Hong Kong, Repubblica Democratica del Congo.
Dichiarazioni
“Come metodisti vogliamo ricordare John Wesley secondo cui l’amore di Dio è per tutte e tutti. Quando chiediamo giustizia climatica, non è solo per un piccolo numero di individui, ma per tutti” dice Camila Ferreiro, responsabile uruguaiana di CJ4A.
“Le comunità in prima linea nella crisi climatica devono essere provviste delle giuste risorse e deve esserci equità rispetto ai paesi maggiormente responsabili delle più alte emissioni. Perciò questi ultimi devono essere i più ambiziosi nel ridurre il loro utilizzo di carbonio per raggiungere l’obiettivo zero emissioni” dichiara James Appleby, responsabile britannico di CJ4A.
La campagna chiede alle comunità metodiste di fare tre cose in vista della Conferenza Onu per il cambiamento climatico del prossimo novembre (COP26): ascoltare, chiamare e impegnarsi.
“Prima di tutto ascolteremo – si legge nel comunicato ufficiale –. Abbiamo compreso che raccontare le nostre storie e ascoltare gli altri è uno strumento importante per conoscere e rispondere agli effetti della crisi climatica.
In secondo luogo, chiameremo chi ha responsabilità di governo. Perché sappiamo che non è sufficiente parlare di giustizia climatica all’interno delle nostre comunità metodiste, bensì occorre trasmettere questo messaggio ai nostri rappresentanti politici.
In terzo luogo, ci impegneremo personalmente affinché il cambiamento sia realmente integrato nella vita delle comunità metodiste. Anche dopo la COP26.” spiega Iemaima Vaai, responsabile CJ4A delle Fiji.
Irene Abra, operatrice italiana CJ4A, afferma: “Questa campagna è particolarmente emozionante perché offre alla famiglia metodista globale la possibilità di agire insieme per il clima. Ascoltando e imparando gli uni dagli altri su come prendersi cura al meglio del pianeta che tutti noi condividiamo”. In Italia il progetto ha visto già diverse tappe preparatorie. Clicca qui per approfondire.
Conclude Mollie Pugmire, responsabile britannica di CJ4A: “Abbiamo una grande opportunità di mostrare il tipo di cooperazione globale che vorremmo fosse svolta dai nostri leader alla COP26″.
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