Una danza di Pentecoste: “La gioia è una scelta”

Negli Stati Uniti, una comunità aderente alla Chiesa unita di Cristo festeggia il ritorno del culto in presenza attraverso uno dei più antichi atti liturgici descritti nella Bibbia (e non solo): la danza

Roma (NEV), 3 giugno 2021 – I membri della Colonial Church a Prairie Village, congregazione della Chiesa unita di Cristo (United Church of Christ – UCC) vicino a Kansas City, negli Stati Uniti, ballano al ritmo del successo mondiale “Jerusalema“. Lo hanno fatto durante la domenica di Pentecoste.

Le notizie sono tre. La prima è che nella chiesa di Prairie Village si torna a celebrare il culto in presenza. La seconda notizia è che la chiesa ha raccolto e rilanciato la sfida a danzare, per reagire al trauma dell’isolamento dovuto al covid, ricevendo una straordinaria risposta di partecipazione e condivisione. La terza notizia è che durante la danza sono stati utilizzati come oggetti coreografici degli ombrelli arcobaleno, simbolo dell’apertura e dell’accoglienza che caratterizzano questa chiesa.

“Tornare in chiesa di persona sarà come un ballo: un po’ imbarazzante all’inizio, ma divertente una volta che ci faremo trascinare”. La Colonial Church di Prairie Village aveva teorizzato questo, in primavera. E così è stato, letteralmente.

La dea Cibele. Statua in bronzo del II secolo a.C.

Il ritorno del culto in presenza è stato festeggiato attraverso uno dei più antichi atti liturgici descritti nella Bibbia (e non solo lì). Pensiamo alla danza di Davide e ai salmi. Alla danza liturgica e rituale, alla musica, al canto, alla danza come preghiera, alla danza dello Spirito… Questi sono elementi che accomunano non solo la tradizione cristiana ed ebraica, ma anche altre tradizioni spirituali. Pensiamo all’uso del tamburo e alle sue implicazioni terapeutiche e spirituali. Oppure alla tammurriata, che trae le sue origini da celebrazione rituali arcaiche precristiane. O al Kathak, o ancora alla danza sufi dei dervisci, con le loro componenti mistiche ed estatiche. Pensiamo anche alla rappresentazione della danza e della musica nell’arte: ci sono esempi antichissimi in tutto il mondo.

In Esodo, al capitolo 15, si legge: “Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano il timpano e tutte le donne uscirono dietro a lei, con timpani e danze”. È forse così, come con Miriam, che si è creata tanta inaspettata partecipazione alla danza proposta dalla Colonial Church per la Pentecoste. Con l’emozione di ritrovarsi dopo l’isolamento dovuto alla pandemia da covid-19, e con la consapevolezza di aver condiviso un trauma collettivo. Ma, soprattutto, con il desiderio di superare insieme il trauma.

danza Kathak, immagine tratta da http://www.apsarasdance.com/container.php?area=danzeindiane

Il pastore Aaron Roberts ha detto: “Prima di Pasqua, il Consiglio di chiesa si interrogava sul fatto che nel post-covid non si stesse tornando alla normalità. Era cambiato così tanto. Tutti noi abbiamo vissuto un trauma”. Questo ha portato Roberts a fare il paragone con l’imparare a ballare: “C’è apprensione e paura. Ci pesteremo i piedi a vicenda. Eppure, c’è una gioia che trascende tutte le nostre paure”.

La danza “Jersualema” del DJ Master KG, con la voce dell’artista Nomcebo, è diventata un successo mondiale durante la pandemia già nel 2020. Ha fatto ballare studenti, vigili del fuoco, squadre aziendali, insegnanti di cardiologia, preti, pastori, suore…

Danza sufi. Foto wiki commons

“La mia speranza era che questo ballo potesse aiutarci a riprenderci, a impegnarci nuovamente e a divertirci un po’ – ha detto ancora il pastore Roberts -. Una lezione che ho imparato da questa pandemia è che la gioia è una scelta che abbiamo, indipendentemente dalle circostanze”.

Una volta lanciata la proposta, è accaduto l’impensabile. Ballerini professionisti che si sono prestati a insegnare i passi, un numero inaspettato di adesioni, anche di una persona che non era mai entrata in chiesa. E un nuovo battesimo. Una “lenta uscita dalla tomba”, l’ha descritta il pastore. Che ora rilancia la sfida ad altre chiese di una #jersualemachallenge per quest’estate.