Arte e detenzione. “Polifemmes”, giovani che fanno paura a Zeus

Dal 12 giugno al via la mostra delle opere realizzate negli Istituti penali minorili di Catania e Pontremoli

Manifesto per la mostra "Polifemmes"

Roma (NEV), 7 giugno 2021 – Sabato 12 giugno apre la mostra d’arte “Polifemmes”. Saranno esposte le opere realizzate da ragazze e ragazzi ristretti degli Istituti penali per Minorenni di Pontremoli (Toscana) e Bicocca di Catania.

La mostra raccoglie le più belle “opere galeotte” realizzate e inserite nella Collezione Galea di proprietà dell’associazione “La Poltrona Rossa”. A cura di Ivana Parisi, la collettiva raccoglie i frutti dei laboratori artistici svolti dagli operatori culturali della stessa associazione.

Ma chi sono le Polifemmes?

“Sono le figlie dei ciclopi, mostri, titani divini con un occhio solo che vivono sotto terra – spiega Ivana Parisi –. Conoscono l’arte e l’artigianato e fabbricano i fulmini al dio Zeus. Le Polifemmes sono invisibili perché vivono nelle grotte e dentro i vulcani, senza poterne uscire. La loro è una vita crudele, senza regole e ne sono oppresse. Le Polifemmes non possono emergere, perché la società non le vuole. Queste giovani titane nascoste fanno paura a Zeus e il loro silenzio sotto terra è un grido soffocato. Il grido di chi denuncia il fallimento della società”.

Il progetto è sostenuto dall’Otto per Mille della Tavola Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi, e dal Ministero della Giustizia, Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

L’inaugurazione della mostra si svolgerà in occasione dell’evento “Non chiamatelo amore”, promosso e organizzato dall’assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di San Gregorio, Giusy Lo Bianco.

Ingresso gratuito, apertura al pubblico il 12 giugno alle ore 18 presso l’Auditorium Carlo Alberto dalla Chiesa in via Carlo Alberto dalla Chiesa n.6 a San Gregorio di Catania.

Per ulteriori informazioni, scrivere a: info@lapoltronarossa.it