Roma (NEV), 22 ottobre 2021 – Il 27 ottobre si celebra la XX Giornata del dialogo cristiano-Islamico. Tema e titolo di questa speciale edizione è “La cura del mondo mi riguarda”. La giornata è dedicata al ricordo del Direttore della rivista “Il Dialogo” Giovanni Sarubbi, recentemente scomparso. Sarubbi è stato uno dei promotori dell’iniziativa, portandone avanti con tenacia gli obiettivi per ben vent’anni.
In particolare, Sarubbi sarà ricordato nel corso dell’incontro nazionale su zoom previsto per il 26 ottobre alle 20.45. Partecipano Brunetto Salvarani, Rosanna Maryam Sirignano, Marisa Iannucci, Letizia Tomassone. È previsto un momento di testimonianze libere. Per avere il link scrivere a lauramariaemma62@gmail.com
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Diverse iniziative sono previste in altre città di tutta Italia. Il Comitato promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico scrive: “La dimensione della cura, balzata in primo piano nel tempo della pandemia da Covid-19, è ancora e più che mai attuale. I credenti ne trovano la radice nelle rispettive rivelazioni e tradizioni religiose. Rivivificando la nostra relazione con Dio riceveremo la forza e l’umiltà per onorare un impegno che ci costituisce”.
Parafrasando il discorso pronunciato da papa Francesco il 5 marzo a Ur dei Caldei, il Comitato inoltre dichiara: “Sta a noi, cristiani e musulmani di oggi, trasformare le nostre chiusure identitarie in dialogo e confronto vitale. Sta a noi vegliare e curare insieme la casa comune con tutti i suoi esseri viventi. Sta a noi rifiutare la guerra e operare la pace. Sta a noi promuovere il diritto alle cure e al cibo per tutte e tutti. Sta a noi tutelare i disoccupati, liberare i nuovi schiavi e le donne sfruttate e violate. Sta a noi asciugarci le lacrime, riprendere con coraggio il cammino tracciato da Giovanni e dagli altri ideatori della Giornata, e celebrarla in sua memoria guardando al futuro che è già qui”.
Tutti gli amici e le amiche della pace e del dialogo, tutte le comunità cristiane e musulmane, tutte le istituzioni democratiche che hanno a cuore la difesa della Costituzione, concludono gli organizzatori, sono invitati a mobilitarsi per il 27 ottobre, “con un fraterno saluto di shalom, salaam, pace”.
Breve storia della Giornata del dialogo cristiano-islamico
La Giornata nasce dall’iniziativa di un gruppo di intellettuali, religiosi e professori universitari che nel 2001, all’indomani della tragedia delle Torri gemelle, decise di lanciare un appello al dialogo con l’islam. “Noi, cristiane e cristiani di diverse confessioni e laici, impegnati da anni nel faticoso cammino del dialogo coi musulmani italiani o in un lavoro culturale sull’islam – recitava il primo appello – crediamo che l’orrendo attentato di New York e Washington costituisca una sfida non solo contro l’Occidente ma anche contro quell’islam, largamente maggioritario in tutto il mondo, che si fonda sui valori della pace, della giustizia e della convivenza civile”.
I promotori intendevano scongiurare “un allarme preoccupante”, ossia che quanto accaduto potesse “mettere in discussione o rallentare il dialogo con i fratelli musulmani, compagni di strada sul cammino della costruzione di una società pluralista, accogliente, rispettosa dei diritti umani e dei valori democratici”.
Quell’invito diede vita alla prima giornata nazionale del Dialogo cristiano-islamico nel solco di due documenti, quello conciliare della “Nostra Aetate” e quello della “Charta Oecumenica” sottoscritta solo qualche mese prima a Strasburgo dai cristiani europei. Una Giornata giunta quest’anno alla sua ventesima edizione e che, da alcuni anni, ricorre il 27 ottobre “nello spirito di Assisi”: il primo e grande incontro mondiale delle Religioni per la pace, voluto da papa Giovani Paolo II nel 1986 nella città umbra.