Roma (NEV), 22 novembre 2021 – In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, la chiesa valdese di Milano si mobilita. E lo fa con diverse iniziative. La settimana è iniziata infatti ieri, domenica 21 novembre, con un partecipato culto domenicale presieduto dalla pastora Daniela Di Carlo, in cui si è riflettuto sulla Parola biblica (Giudici 5, 6-12) e pregato per le bambine, le donne e tutte e tutti coloro che subiscono ancora oggi violenza fisica e psicologica di genere.
Durante il culto è stata anche presentata alla comunità la nuova “panca rossa”, proposta dal Concistoro locale e votata a maggioranza dall’Assemblea di chiesa, che da oggi insieme al “posto occupato” già presente da anni nel nostro tempio ci ricorderà le vittime che hanno perso la vita per tale aberrante violenza, spesso per mano di mariti, amanti, padri.
Giovedì 25 novembre, giorno della ricorrenza, il tempio valdese verrà di nuovo aperto in orario serale alle 20:30 per la rappresentazione teatrale “Nessuna”, a cura di Rossana Gay e Paola Tintinelli e ispirata alle opere di Virginia Woolf, con letture a cura degli/delle allievi/e dell’Accademia di formazione del Centro Teatro Attivo. L’ingresso è libero, con green pass e mascherina.
“Da sempre la chiesa valdese si distingue per il suo impegno nel sociale contro ogni tipo di discriminazione, ed è una della poche chiese cristiane dove le donne hanno davvero raggiunto pari dignità, ricoprendo ruoli di ministro di culto (NdR a Milano, ad esempio, ci sono due pastore donne in chiesa valdese e un’altra in chiesa metodista) e di amministrazione ai più alti livelli delle nostre organizzazioni: è donna anche la attuale Moderatora della Tavola Valdese, ad esempio – afferma Raffaella Gay, Presidente del Concistoro, l’organismo elettivo che regge a livello locale la chiesa valdese di Milano. “Gesù ci ha insegnato ad amare tutte e tutti nelle loro diversità, che sono ricchezza per la comunità intera e parti egualmente importanti di un corpo unico che è la Sua chiesa, e ha accolto con amore anche coloro che la società della sua epoca allontanava, ripudiando la violenza in ogni sua forma. ‘Non c’è più Giudeo nè Greco, uomo o donna…’ diceva l’apostolo Paolo nella sua lettera ai Galati. Noi come cristiani e cristiane non possiamo far altro che rinnovare la nostra testimonianza nella società odierna, sia con la preghiera e la riflessione biblica e con gesti parlanti come quello della panca rossa e del posto occupato nel nostro tempio, sia con l’impegno sociale, con le nostre opere diaconali e il nostro otto per mille ma anche – perchè no? – con quello culturale, come la performance che vogliamo offrire alla cittadinanza il 25 sera”.
Per approfondire il tema: qui il fascicolo FDEI “16 giorni per vincere la violenza”