Roma (NEV), 8 febbraio 2022 – Rischio estinzione, biodiversità, progetti ambientali. Questi, in estrema sintesi, gli argomenti trattati nell’ampia intervista curata dal giornalista Maurizio Bolognetti a Maria Elena Lacquaniti sui “Corridoi ecologici” per insetti impollinatori. Il dialogo parte dal progetto che vede le chiese evangeliche in Italia protagoniste nel costruire “sentieri ecumenici di piante” per api e farfalle. La riflessione spazia, poi, sugli obiettivi dell’Agenda 2030, sulla necessità di ripristino e protezione degli eco-sistemi e sui delicati equilibri tra “progresso”, benessere e ambiente.
Gli insetti impollinatori sono fondamentali per la riproduzione di piante e ortaggi, quindi per la vita sul pianeta. L’inquinamento mette continuamente a repentaglio la loro esistenza.
“Serve l’impegno di ogni persona, non bastano i progetti – è il messaggio di Lacquaniti –. Gli insetti perdono l’orientamento, sia per l’inquinamento, sia per la continua trasformazione del paesaggio urbano e rurale. Ci dovrebbe essere una mappatura delle aree di ricerca. La buona volontà di Stati, chiese, privati, non è sufficiente. Manca un metodo sistematico”.
Sentieri per gli insetti
Maria Elena Lacquaniti fa parte della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Nell’intervista si parla del progetto che coinvolge la chiesa luterana di Napoli, le chiese battiste di Roma-Centocelle e di Civitavecchia, la chiesa avventista di Bologna e quella metodista di Milano. Queste chiese lavorano per creare dei veri e propri “sentieri” per gli insetti, seminando piante e fiori che possano favorire il loro passaggio. Lacquaniti, inoltre, parla di altre esperienze simili. Ad esempio, quella dei territori urbani destinati alle soste degli insetti nel progetto “Bug life”, in Inghilterra.
Brasile. Proteggere le popolazioni indigene non contattate
Dalla voce di Maria Elena Lacquaniti arriva anche un appello lanciato dal Brasile. “Ci sono popolazioni indigene non contattate, bacini di biodiversità e patrimonio ambientale mondiale. Le convenzioni per la tutela di queste aree sono in scadenza e il governo brasiliano ne pretende ora la proprietà a scopi di deforestazione. Sono aree che verrebbero destinate all’industria agro-alimentare, all’allevamento intensivo, al foraggiamento. Bisogna intervenire con urgenza per tutelare le popolazioni e il territorio”.
Cambiare per stare bene
Bolognetti e Lacquaniti dialogano anche sul futuro: “Il vero progresso deve coincidere con il benessere diffuso”. Il discorso è ampio e complesso, ma è necessario affrontarlo. Clima ed economia, migrazioni e desiderio, equilibrio e consumi, sono tutti elementi che influenzano il nostro presente e il nostro futuro. E che pongono le basi della nostra sopravvivenza e della nostra vita sulla Terra.
“Il cambiamento dal basso è rivoluzionario – conclude Lacquaniti –. È una rivoluzione silenziosa, ma costante, che diventa un boato, come ci ha insegnato la nonviolenza di Gandhi”.