Roma (NEV), 24 maggio 2022 – Ritorna in presenza la Consultazione Metodista. Si tratta del consueto appuntamento annuale dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Sarà un momento di incontro, scambio di esperienze e condivisione, a partire dalla relazione delle attività, che sarà presentata dal Comitato Permanente (OPCEMI).
La Consultazione si terrà dal 27 al 29 maggio presso il Centro Ecumene di Velletri, in provincia di Roma. Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Daniele Garrone, porterà il suo saluto.
Si inizierà il venerdì con la cena, seguita dal culto di apertura, e da una breve riunione per illustrare orari e ordine dei lavori. Si terminerà con il pranzo della domenica.
Per approfondire:
La pastora Mirella Manocchio, presidente OPCEMI, illustra i temi e le proposte di lavoro per questo importante appuntamento metodista, di nuovo in presenza dopo due anni di pandemia: Consultazione metodista. Ritrovare tempi e spazi di azione, ecologia e musica.
L’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI)
L’OPCEMI è membro aderente della FCEI ed è presieduta dalla pastora Mirella Manocchio. Le chiese metodiste nascono nel XVIII secolo in Inghilterra da un movimento di risveglio religioso, diffusosi in seguito in America e in altri paesi. In Italia si costituiscono gruppi metodisti ad opera di predicatori inglesi e americani nel XIX secolo, nel contesto di risveglio culturale del Risorgimento. Durante il ventennio fascista la missione americana, duramente colpita dal regime, viene inglobata da quella britannica. Nel 1961 nasce la Conferenza metodista d’Italia, emancipata dalla Conferenza britannica. Attualmente i metodisti italiani sono circa 5.000, diffusi in tutto il territorio del paese, e fanno parte del Consiglio metodista mondiale, che conta circa 70 milioni di fedeli in 130 paesi. I metodisti fanno inoltre parte del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), della Conferenza delle chiese europee (KEK) e della Comunione delle chiese protestanti europee (CCPE-Concordia di Leuenberg). Dal 1979 valdesi e metodisti sono unti in un patto d’integrazione che ha dato vita alla Chiesa evangelica valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi). Le due chiese hanno in comune l’organizzazione sinodale-rappresentativa, l’amministrazione (Tavola valdese) e il corpo pastorale. Rimangono invece distinte la rappresentanza ecumenica e la gestione patrimoniale. I rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa del 1984.