Roma (NEV), 12 luglio 2022 – Durante il mese di giugno le chiese valdesi e metodiste si sono riunite democraticamente nelle consuete “Conferenze distrettuali”. Si tratta di un momento programmatico importante per queste chiese protestanti, suddivise in quattro distretti territoriali (Valli valdesi, Nord, Centro e Sud Italia). Fra gli obiettivi, l’individuazione di temi e richieste da sottoporre al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, che si terrà a fine agosto a Torre Pellice, in provincia di Torino.
Fra i temi che attraversano tutte e quattro le Conferenze ci sono il post-covid, l’impegno diaconale, la fede e il futuro delle chiese. Un altro argomento che da un po’ di tempo emerge a livello nazionale riguarda la trasformazione degli organismi gestionali delle chiese. Da un lato si sente l’esigenza di armonizzare e ottimizzare il lavoro vocazionale e quello amministrativo. Dall’altro, si sente l’urgenza di nuova linfa, sia in termini di visione futura, sia in termini quantitativi. Nel senso che servirebbe una nuova “chiamata”, per coinvolgere direttamente più persone nella vita delle comunità.
Fra i temi, invece, che in qualche modo hanno caratterizzato in modo specifico i diversi territori, il Distretto delle Valli valdesi si è concentrato sul coinvolgimento dei giovani. È stato elaborato un progetto articolato che, fra l’altro, vorrebbe creare e consolidare spazi di incontro che favoriscano la crescita nella fede, ma anche l’approfondimento sulle radici storico-religiose e la cittadinanza attiva. Il Distretto del Nord Italia ha approfondito alcune questioni di “Essere chiesa insieme” (ECI), programma di lavoro della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) avviato oltre venti anni fa per promuovere le relazioni e l’incontro multietnico e multiculturale nelle chiese, che nel tempo hanno visto aumentare il numero dei loro membri grazie all’immigrazione da diversi Paesi del mondo. In particolare, si è parlato dell’integrazione con fratelli e sorelle provenienti dal Ghana. Il III Distretto, quello del Centro Italia, ha affrontato una riflessione sui “segnali di stanchezza e disagio delle chiese”, avanzando alcune proposte. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della formazione e del sostegno ad attività che portano valore aggiunto alle chiese. Ha anche parlato di linguaggi della fede e di collaborazione fra gli organismi territoriali. Dal IV Distretto arrivano le valutazioni su cinque opere diaconali, fra cui alcune che coinvolgono direttamente la FCEI. Una parola d’ordine: “concretezza”. Servono testimonianza evangelica e una predicazione che abbia risvolti pratici. Fra le proposte, quella di una formazione per aiutare le chiese a superare la crisi post-pandemica e l’isolamento. Infine, parole dure contro la guerra e le violenze, con l’impegno cristiano a testimoniare la pace e l’amore, la risoluzione dei conflitti e la diplomazia, denunciando la corsa agli armamenti.
Conferenza distrettuale del I Distretto (Valli valdesi)
Conferenza distrettuale del II Distretto (Nord Italia)