Roma (NEV), 16 agosto 2022 – Il Premio della Giuria ecumenica a Locarno va al film “Tales of the Purple House”, regia di Abbas Fahdel. Il film con Nour Ballouk (titolo originale “Hikayat elbeit elorjowani” è girato fra Libano, Iraq e Francia. Il Festival cinematografico si è svolto dal 3 al 13 agosto.
La Giuria ecumenica formata da INTERFILM (quota protestante) e SIGNIS (quota cattolica) ha assegnato il riconoscimento con questa motivazione:
“Il film ci offre la prospettiva personale e poetica di una coppia di artisti sulla storia e sul presente di un Paese lacerato. Allo stesso tempo, mostra che la vita di tutti i giorni continua. E che l’arte e la bellezza giocano in essa un ruolo fondamentale”.
La Giuria ecumenica ha inoltre segnalato il film “Tengo sueños eléctricos”, diretto da Valentina Maurel, (Belgio, Francia, Costa Rica). Il film segue la traiettoria di una giovane adolescente che vive in una famiglia dominata e scossa da rotture e violenze, ma anche dall’amore.
Membri della giuria ecumenica:
Anne Dagallier, Francia
Linde Fröhlich, Germania
Lukáš Jirsa, Repubblica Ceca (Presidente)
Anne-Béatrice Schwab, Svizzera
La Giuria ecumenica
La Giuria ecumenica è presente al Festival di Locarno dal 1973. Nominata congiuntamente da INTERFILM, organismo protestante internazionale per il cinema, e da Signis, associazione cattolica mondiale per la comunicazione, seleziona opere che mettano in luce valori religiosi, umani e sociali. Il premio consiste in 20.000 franchi svizzeri per la distribuzione del film, offerti dalle chiese riformate e dalla chiesa cattolica della Svizzera.
INTERFILM
Fondata nel 1955 da numerose associazioni cinematografiche protestanti in Europa. In collaborazione con il partner cattolico SIGNIS, organizza giurie ecumeniche nei più importanti festival cinematografici (Cannes, Montreal, Mosca, Lipsia, Berlino). A Venezia le giurie SIGNIS e INTERFILM sono separate.