Karlsruhe (NEV), 6 settembre 2022 – Nel suo settimo giorno di lavoro, l’Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha eletto il nuovo Comitato centrale. Tra i 150 membri che compongono l’organo esecutivo del CEC, è stato confermato il pastore valdese Michel Charbonnier che già sedeva, da metà dello scorso mandato, nel Comitato centrale uscente. La candidatura di Charbonnier è stata sostenuta dalle chiese evangeliche di Spagna e Portogallo.
“E’ un onore e una grossa responsabilità a livello personale – dichiara Michel Charbonnier -, ma anche una grande opportunità per le nostre chiese di portare il loro contributo alla cristianità globale e di esserne a loro volta attraversate e arricchite. Sono entrato nel Comitato Centrale verso la fine dello scorso mandato, e poco dopo ci siamo dovuti confrontare con le sfide portate dalla pandemia per continuare ad assicurare il funzionamento del Consiglio. E’ stato un periodo complesso e faticoso ma anche una importante palestra per comprenderne a fondo le dinamiche e il funzionamento. Il mio augurio è che nel prossimo mandato possiamo dedicare meno energie alla gestione dell’emergenza, per riportarle alla realizzazione dei tanti importanti progetti che l’Assemblea sta delineando per il futuro, a partire da quelli su giustizia climatica, giustizia razziale e sessualità umana”.
La composizione del Comitato centrale è definita in base a un equilibrio tra aree geografiche, appartenenza confessionale, ministri ordinati e laici, uomini e donne. In particolare, il nuovo Comitato vede la presenza di 62 donne, 19 giovani, 44 laici, 19 persone appartenenti a popolazioni indigene, 5 persone diversamente abili.
Nella giornata di ieri, l’Assemblea ha eletto i propri nuovi presidenti: 6 per sovrintendere alle macro regioni in cui è suddiviso il CEC, 2 per la rappresentanza delle chiese ortodosse. Per i nomi e i profili dei presidenti, cliccare qui.