Luca Savarino confermato nel Comitato nazionale bioetica

Conferma di fiducia per il valdese Savarino, professore di bioetica all’Università del Piemonte Orientale e componente della Commissione delle chiese battiste, metodiste e valdesi sui problemi etici posti dalla scienza

Luca Savarino. Foto di Pietro Romeo

Roma (NEV), 7 dicembre 2022 – Il professore valdese Luca Savarino è stato riconfermato fra i componenti del Comitato nazionale per la bioetica.

“Sono contento di essere stato rinominato – ha dichiarato lo stesso Savarino all’agenzia stampa NEV -. Significa che abbiamo fatto un buon lavoro e che la componente protestante italiana continua a essere rappresentata nel Comitato”.

A ricoprire la carica di Presidente è Angelo Luigi Vescovi. Vicepresidenti sono Riccardo Di Segni, Mauro Ronco e Maria Luisa Di Pietro.

Il Comitato, istituito nel 1990, resterà in carica quattro anni a decorrere dal 6 dicembre 2022.

Le nomine arrivano con Decreto della Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che ha commentato: “Esprimo profonda soddisfazione per la costituzione del Comitato Nazionale di Bioetica. Nella nomina di questo importante organismo si è tenuto conto dei criteri di pluralismo ideale e professionale, e dell’inclusione di un’ampia varietà territoriale, di esperienze e provenienze. Nel CNB sono stati assicurati la prevista rotazione dei membri, l’equilibrio di genere e le rappresentanze delle aree medica, filosofica, giuridica, delle competenze biotecnologiche e religiose. Formulo al Comitato i migliori auguri di buon lavoro”.


Nel 2018, fra i 26 membri della Commissione, era stato nominato per la prima volta un protestante, appunto, Luca Savarino. Professore di bioetica all’Università del Piemonte Orientale, Savarino fa parte della Commissione delle chiese battiste, metodiste e valdesi sui problemi etici posti dalla scienza e del Gruppo tematico di referenza sulla bioetica della Conferenza delle chiese europee (KEK).

Savarino, alla sua prima nomina quattro anni fa, aveva dicharato: “La nomina di un protestante al CNB è importante per almeno tre motivi. Il primo riguarda il pluralismo. Le chiese battiste, metodiste e valdesi, per quanto numericamente esigue nel nostro paese, rappresentano una delle grandi ‘famiglie spirituali’ presenti in Italia e in Europa. Il secondo motivo è strettamente collegato al primo e ha a che fare con la dimensione internazionale dei temi in agenda del CNB. Il protestantesimo, infatti, è una componente culturalmente molto significativa nelle principali sedi internazionali con cui l’Italia collabora. Il terzo è una questione di competenza. Il protestantesimo storico italiano ha istituito da più di vent’anni una Commissione bioetica. Molti dei nostri documenti sono stati ripresi e discussi su alcune tra le principali riviste di bioetica italiane e internazionali e hanno contribuito a migliorare la qualità del dibattito pubblico su questioni destinate a diventare sempre più attuali nelle società in cui viviamo”.