Diritti LGBTQ e Respect for Marriage. La pastora Voelkel alla Casa Bianca

Le parole della pastora della Chiesa unita di Cristo americana Rebecca Voelkel, fra gli invitati alla celebrazione per la firma dell’atto da parte del presidente Joe Biden: “in mezzo a una folla di bellissime drag queen e Marines, sacerdoti, politici, genitori, bambini, stagisti, ambasciatori e addetti stampa. È stata un'azione collettiva generosa, amicizia autentica. Gentilezza e strategia dura. Amore”

La ministra di culto della Chiesa unita di Cristo Rebecca Voelkel – pastora, autrice, attivista, teologa – al South Lawn della Casa Bianca martedì 13 dicembre 2022

Roma (NEV), 22 dicembre 2022 – Quando il presidente Joe Biden ha firmato il “Respect for Marriage Act” alla Casa Bianca, martedì 13 dicembre, la pastora della Chiesa unita di Cristo americana (UCC) Rebecca Voelkel è stata una delle persone invitate a celebrare l’occasione.

L’atto legislativo fa riferimento alla protezione federale per i matrimoni omosessuali e interrazziali. E pone una base giuridica contro la discriminazione delle coppie “a causa del loro sesso, razza, etnia o origine”.

Scrive Rebecca Voelkel: “Mentre aspettavo che arrivasse il ‘mio’ autista che doveva portarmi alla Casa Bianca (frase che non sapevo avrei mai scritto), ho chiamato il mio amico pastore Harry Knox. Quando mi ha risposto, sono scoppiata in lacrime.

Diciannove anni fa, quando Harry lavorava a Freedom to Marry, mi chiamò per chiedermi se volessi lavorare a questa causa, in quanto Coordinatrice nazionale ad interim della UCC Coalition for LGBT Concerns (ora ONA Coalition). Io ho continuato a dirigere il lavoro religioso presso la National LGBTQ Task Force e lui a dirigere il settore religione e fede presso la Human Rights Campaign.

Le nostre due organizzazioni non andavano sempre d’accordo, ma io e Harry eravamo veri amici. Lui spesso cita il detto ‘puoi fare molto insieme se non ti preoccupi di chi ottiene il merito’. E, in questo spirito, io e lui abbiamo avuto il privilegio di lavorare con centinaia di leader spirituali e religiosi pro-LGBTQ sulla giustizia per le comunità LGBTQ. Harry non ha potuto essere alla Casa Bianca per la firma del Respect for Marriage Act, ma l’ho portato con me.

Ho portato con me anche molti altri compagni. Come la pastora Jan Griesinger. Jan è morta la scorsa settimana. È stata la prima persona con cui ho fatto coming out. Jan e Sam Lolliger sono stati a lungo coordinatori nazionali per The Coalition. Quando sono diventata coordinatrice nazionale ad interim, anni dopo, Jan è stata sempre molto gentile e affettuosa (il suo aspetto burbero smentiva il suo cuore molto tenero) e mi ha offerto saggi consigli sulla strategia.

Avevo questi pensieri nel mio cuore e nella mia mente mentre mi trovavo sul South Lawn della Casa Bianca, in mezzo a una folla di bellissime drag queen e Marines, sacerdoti, politici, genitori, bambini, stagisti, ambasciatori e addetti stampa. È stata un’azione collettiva generosa, di amicizia autentica. C’erano gentilezza e strategia dura. È stato l’amore, l’amore e l’amore a portarci fino ad oggi.

Sembra in qualche modo appropriato che la legge sul rispetto del matrimonio sia stata firmata durante l’Avvento, con i suoi temi di attesa, amore incarnato e amore Incarnato, di preparazione. Perché c’è stata molta attesa fedele. E c’è stata molta preparazione strategica. E c’è stato molto amore incarnato, e amore – parlando solo delle persone che con me sono restate e hanno parlato. Amore incarnato nell’ambasciatore Michael Guest che è stato il secondo ambasciatore gay dichiarato; in Karine Jean-Pierre, la prima persona nera e la prima persona apertamente LGBTQ a essere addetta stampa della Casa Bianca; nella pastora Naomi Washington-Leapheart, direttore per gli affari religiosi e interreligiosi della città di Filadelfia; in Neil Thomas, pastore anziano della Cathedral of Hope UCC di Dallas; Jon Hoadley, ex rappresentante dello stato del Michigan; Fred Davie, consigliere strategico senior del presidente dello Union Theological Seminary; Sunu Chandy, direttrice legale presso il National Women’s Law Center.

Il Respect for Marriage Act non è liberazione. C’è molto lavoro da fare. E c’è, ancora, molto da festeggiare. L’amore è amore è amore. E per la sua incarnazione, rendiamo grazie a Dio!”

Rebecca Voelkel è attualmente direttrice del Centro per la giustizia sostenibile presso la Chiesa unita di Cristo Lyndale di Minneapolis.


Fonte: UCC minister witnesses ‘Respect for Marriage Act’ signing at the White House – United Church of Christ