Roma (NEV), 12 gennaio 2023 – Si è tenuto lo scorso 9 gennaio a Mannheim, in Germania, il seminario dal titolo “Verso una digitalizzazione sostenibile”. L’incontro rappresenta una tappa chiave del percorso sul benessere nelle società digitalizzate e nei luoghi di lavoro promosso dalla rete “Church Action on Labour and Life” – Azione delle chiese per il lavoro e la vita (CALL). Dall’Italia ha partecipato all’incontro Antonella Visintin, della Commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Il seminario, secondo di due, conclude il progetto Erasmus+ promosso da CALL ed è sostenuto dalla Conferenza delle chiese europee (KEK) e confinanziato dall’Unione europea.
La rete CALL, costituitasi nel 2010 nell’ambito della stessa KEK, fin dal 2017 ha proposto una riflessione sugli effetti della digitalizzazione sulla società e sui luoghi di lavoro. “Questo tema è molto dinamico dal punto di vista tecnologico, ma anche come sfida per la società” si legge nel report finale del seminario.
Lavoro, etica, economia. Un intreccio per il benessere sociale
“La vita in Europa continua ad essere segnata da crisi finanziarie, economiche, sociali e occupazionali. Queste realtà riguardano molte persone e famiglie in Europa, comprese le persone che compongono le Chiese membro della KEK – scrive la rete CALL –. La KEK monitora le politiche europee volte a superare queste crisi”.
Il punto di vista è quello della fede: “Riflettiamo su come la nostra esperienza e le nostre tradizioni teologiche possano contribuire a una politica europea socialmente inclusiva e sostenibile. La KEK ha affrontato la questione del lavoro e le relative implicazioni economiche e sociali dal punto di vista della teologia cristiana, anche sostenendo il lavoro della nostra rete” continua il report.
Per gli anni 2022 e 2023, la rete CALL ha ricevuto finanziamenti per un progetto ERASMUS+ di educazione degli adulti sull’etica della digitalizzazione sostenibile in un approccio globale. Questo approccio considera gli aspetti sociali, ecologici ed economici. Il progetto è guidato dalla Chiesa luterana di Finlandia e Germania. Esso si è aperto con una conferenza a Strasburgo (Francia) e ha coinvolto diversi attori, fra cui rappresentanti del Parlamento europeo.
Verso la digitalizzazione sostenibile
Già negli anni scorso CALL aveva promosso una serie di webinar, i “CALL Talks”, su aspetti tecnici e teo-etici; dal passaggio al digitale del lavoro e della vita; al telelavoro; fino alla sostenibilità nell’IT. Nel 2020, CALL ha anche rilasciato una dichiarazione sull’incertezza e l’esacerbazione delle disuguaglianze durante la pandemia di COVID-19. Il documento denuncia il divario digitale sociale caratterizzato dall’accelerazione delle capacità digitali, da una parte, e dall’esclusione di molte persone dall’altra.
I due workshop, uno a Helsinki e quest’ultimo a Mannheim, hanno definito il processo per creare “una bussola etica per la digitalizzazione sostenibile sui tre livelli: ecologia, economia e relazioni sociali. Il processo è stato organizzato in un dialogo rivolto a politici, autorità, aziende, sindacati e decisori a diversi livelli, nonché organizzazioni ecclesiastiche” scrive ancora la rete CALL. Che conclude con la segnalazione di alcune buone pratiche di aziende e iniziative locali delle chiese (ad esempio la campagna per un reddito di sussistenza digitale in Germania) e altri progetti, presentati e discussi in una prospettiva etica.
Dal seminario di Mannheim arriveranno, in seguito, le linee guida etiche “Verso la digitalizzazione sostenibile”.
Per saperne di più sulla rete CALL, clicca qui sotto:
https://www.ceceurope.org/employment-and-social-issues/call-network