Tutela ambiente e biodiversità in Costituzione. Un anno dopo

Foto tratta da www.ilviaggiodellacostituzione.it/

Roma (NEV), 21 febbraio 2023 – A un anno dall’introduzione in Costituzione delle modifiche agli articoli 9 e 41, la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) pubblica un documento ad hoc.

Nel testo, la GLAM esorta a non perdere la fiducia nell’autorità di questo strumento di garanzia democratica ed equità sociale (la Costituzione), “in diverse parti svuotato e piegato alla interpretazione liberale della società che domina questi ultimi decenni. Sapere che l’integrazione dei due articoli della Costituzione voluta un anno fa accomuna l’Italia a così tanti Paesi europei ci sia di sprone per concepire una convivenza riconciliata con il resto del creato e l’ambiente e nel vigilare anche come cristiani e come chiese” scrive la GLAM.

Ci si aspettava, forse, di più. Soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico, lo stop al consumo di suolo, l’abbattimento di inquinanti nell’aria – specie nella pianura padana -, la forestazione, il miglioramento delle condizioni dell’allevamento, oppure nell’ampliamento degli spazi liberati dalla presenza umana e restituiti alle specie selvatiche.

Attenzione e vigilanza, sostiene ancora la GLAM, vanno messe anche sulle procedure di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e di Valutazione ambientale strategica (VAS), troppo spesso piegate a interessi lontani dai principi costituzionali.

“In teoria le integrazioni agli articoli 9 e 41 dovrebbero accelerare la transizione energetica rinnovabile, le autorizzazioni agli impianti eolici e fotovoltaici e la legislazione sulle comunità energetiche” si legge nel documento, dove si sottolinea infine che “la vigilanza sul rispetto della Costituzione presuppone un buon funzionamento dei tre poteri dello Stato su cui si basa la democrazia, ma in un tempo di eccezioni ed emergenze è difficile fare gli interessi delle giovani generazioni, scegliere di preservare la possibilità di futuro”.

Leggi il documento GLAM: Tutela ambiente e biodiversità in Costituzione un anno dopo.


In agenda

Mercoledì 22 febbraio alle 10 presso la Biblioteca Casanatense a Roma, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) invita all’incontro “Costituzione, ambiente e future generazioni: un anno dopo, a che punto siamo?”, proprio in occasione del primo anniversario del conseguimento di “uno dei suoi risultati più importanti cioè l’inserimento in Costituzione del principio di ‘giustizia intergenerazionale’ alla base del concetto di sviluppo sostenibile”. L’evento vuole essere l’occasione per riflettere con rappresentanti delle istituzioni e della società civile sulle conseguenze della riforma costituzionale approvata pressoché all’unanimità nel febbraio 2022. Riforma che, secondo l’ASviS, “accelera il passo verso l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e non può non determinare importanti cambiamenti delle politiche e dei comportamenti degli operatori economici, sociali e istituzionali”.