Nel 2021 infatti, ci ricorda Gavarini, sono stati organizzati tre momenti di ricordo e di studio: due online, il 26 febbraio 2021, promosso oltre che dal Sae, dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, dall’Istituto studi ecumenici San Bernardino di Venezia, dall’ass. «Amici di don Germano Pattaro» e dai familiari, e un secondo momento in marzo; poi, in ottobre, il Sae aveva organizzato una giornata alla Facoltà valdese di Teologia a Roma.
L’incontro di Pinerolo è promosso dal SAE (gruppo Pinerolo e Valli valdesi) insieme alla Commissione per l’ecumenismo delle chiese valdesi del Primo Distretto, che ha aderito all’iniziativa: l’intento è, spiega ancora Gavarini, «far diffondere questo volume e la conoscenza di questa figura che è stata tra le pioniere dell’ecumenismo in Italia dando vita a un’associazione che è un unicum a livello europeo, non solo in Italia, come rilevato da testimoni autorevoli come il teologo valdese Paolo Ricca. Abbiamo inoltre approfittato della presenza a Pinerolo del giornalista Raffaele Luise, decano dei vaticanisti Rai, che è stato anche allievo di Maria Vingiani, essendo lei stata insegnante nelle scuole superiori. Insieme a Luise abbiamo coinvolto l’attuale presidente del Sae, Erica Sfredda, che ha avuto modo di collaborare a lungo, da giovane, con la stessa Maria Vingiani, come posso dire di avere avuto la fortuna di fare io stessa».
Per chi ancora non conoscesse la figura di Maria Vingiani o il Sae, una buona occasione per farlo, in uno dei primi “laboratori di ecumenismo” in Italia, Pinerolo.
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