Roma (NEV), 21 novembre 2023 – Giovedì 16 novembre a Roma si è tenuto l’incontro “Medio Oriente, il deserto dei diritti”. Proposto dal Centro interconfessionale per la pace (CIPAX), nell’ambito del “Cantiere di pace 2023/24”, l’appuntamento ha approfondito diversi elementi della questione Medio Orientale. Ospiti del CIPAX Gianna Urizio, già presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI), nonchè volontaria del Progetto Gazzella che ha lavorato a Gaza con molte donne per anni. Giorgio Gomel, presidente di Alliance for Middle East Peace Europa, autorevole voce ebraica per la pace. Fabio Alberti, di Un Ponte per, associazione attiva in Medio Oriente da 30 anni per la pace e la solidarietà. Ha moderato il vicepresidente del CIPAX Luciano Ardesi.
“Noi oggi ci troviamo davanti una vera e propria catastrofe umanitaria (e direi anche umana, anche della nostra umanità) – ha esordito Gianna Urizio –. Forse, più che riflettere su quello che sta succedendo, dovremmo riflettere su come sarà possibile uscire da questa situazione e quale futuro sia possibile costruire dopo questo disastro per i palestinesi e gli israeliani”. Urizio ha tracciato una panoramica su Gaza distrutta, portando testimonianze e dati sulle violenze. Il suo intervento era articolato su tre punti: il ritardo nel parlare di Palestina oggi. Cosa è successo in questi anni. E, infine, una domanda: cosa succederà? Parlare di Gaza, ha detto, significa parlare “non solo di Hamas, ma di tutto il contesto”. Dalla solidarietà alla gestione dello stress post traumatico, soprattutto dell’infanzia, alle questione economiche, ai diritti umani”. Serve intraprendere qualcosa di nuovo, ha esortato ancora Urizio, sottolineando l’urgenza di trovare soluzioni politiche e sociali e di definire i processi necessari per la convivenza di questi due popoli.
Gianna Urizio ha concluso leggendo due dichiarazioni di donne, una di Na’ama Barak Wolfman che è attivista dell’associazione associazione Women Wage Peace (Le donne portano avanti la pace), una realtà che ha sede in Israele e che lavora con il suo movimento gemello palestinese Woman of the Sun. Due realtà – composte da donne – che lavorano insieme e organizzano incontri pubblici per dimostrare che una riconciliazione tra i due popoli è possibile, come i Parents circle o i Physician for Human Rights. L’altra dichiarazione, tratta dall’Internazionale della scorsa settimana, di Dana el Kurd, una ricercatrice palestinese che insegna scienze politiche all’Università di Richmond negli Stati Uniti.
Na’ama Barak Wolfman
“Anche se capisco che Israele ha bisogno di un esercito forte per difendersi, penso che in realtà la migliore difesa si trovi nella pace. E per la pace vale la pena lottare. Devo farlo per i miei figli”.
Dana el Kurd
“È necessario abbandonare la convinzione che lo stato-nazione sia l’unica fonte di sicurezza e che la sovranità si basi sullo Stato. Sono i popoli ad avere sovranità… Lo Stato che continua a negare la sovranità di un altro popolo non può fornire sicurezza”.
Riguarda la registrazione:
L’appuntamento si è tenuto a Roma giovedì 16 novembre 2023 presso la Sala Fondazione Basso in Via della Dogana Vecchia 5. Locandina CIPAX – Deserto dei diritti in M. O. 16.11.2023.
Il Cantiere CIPAX 2023/24 si intitola “Conflitti: dinamiche religiose e segni di pace” e prevede una serie di conferenze mensili ed è realizzato grazie al contributo dell’Otto per Mille della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.