Roma (NEV), 2 gennaio 2023 – Nuova mostra presso la chiesa valdese di Piazza Joseph Petigax a Courmayeur (Aosta). Visitabile fino al 1º aprile 2024, è stata inaugurata lo scorso 29 dicembre e raccoglie le opere visionarie sui ghiacciai di 16 artisti tra il 1700 e il 1800.
L’esposizione, curata da Gioachino Gobbi, è realizzata in collaborazione con il Comune di Courmayeur e racconta “l’epoca sognatrice e magica che ispirò gli artisti del pennello, della matita e del bulino”.
Artisti inglesi, francesi, tedeschi, svizzeri e scozzesi che, come si legge sul sito del Comune, “presentano una visione dell’immaginario dell’epoca delle terre alte. Tali opere sono corredate da testi in italiano, francese e inglese che riassumono le biografie degli artisti e offrono spiegazioni storiche e artistiche utili a contestualizzare le immagini in mostra”.
Dalle ghiacciaie ai ghiacciai”- La visione magica dei ghiacciai nel 1700 e 1800 (courmayeur.ao.it)
“Narra la tradizione – scrive Gobbi – che nei secoli passati ai ricchi mercanti ed ai nobili viaggiatori venissero coperti gli occhi durante il transito tra le alte montagne ed i colli alpini, per non offendere con ‘l’intricato non meno che horrido spettacolo” la ‘oro tranquillità interiore, tanto era il rigetto delle visioni erte e disordinate di ciò che veniva percepito come impedimento alla circolazione e complicazione dei commerci. Poi il diciottesimo secolo, il ‘secolo dei lumi’, trasformò questa visione nella ricerca scientifica e geografica tipica dell’esplosione delle curiosità e delle novità del periodo. L’interesse per le terre alte maturò poi completamente con il romanticismo che arrivò ad amare quelle visioni ‘horride’ fino a trasformarle nel ‘sublime’; e i pittori e gli incisori cominciarono ad interessarsi delle montagne e particolarmente delle ‘ghiacciaie’ che ben illustravano questa natura selvaggia e ostile. Poi arrivarono gli alpinisti che non si limitavano più a osservare con occhi ammirati gli spettacoli della natura, ma sfidarono la paura e le difficoltà cominciando a salirle per ‘conquistarle’. E con loro arrivò la fotografia, fedele riproduzione delle forme alpine, cancellando l’aura di magia e di invenzione creativa che gli artisti avevano rappresentato nelle loro opere. Così le ghiacciaie (femminili) divennero i ghiacciai (maschili) come li conosciamo oggi che viviamo un momento di sofferenza e di preoccupazione per il loro futuro”.
La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 7 di gennaio 2024 e poi dal venerdì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00. INGRESSO LIBERO.
La Chiesa valdese di Courmayeur ha una lunga storia, come ha spiegato all’agenzia NEV il pastore Paolo Ribet: “Essendo nata a metà Ottocento su iniziativa soprattutto dei turisti inglesi, scozzesi e svizzeri”. Nel 2022 la chiesa valdese e il Comune di Courmayeur hanno siglato un accordo per l’utilizzo dei locali per questo tipo di iniziative, a beneficio di tutta la comunità.
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