Dieci anni di Mediterranean Hope, B di benvenute/i

Il programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia compie dieci anni e celebra questa ricorrenza con un suo "alfabeto", una serie di immagini e lettere con significati diversi dal senso comune quando si parla di migrazioni...

foto di Stefano Stranges
foto di Stefano Stranges, la Casa delle culture di Scicli

Roma (NEV), 12 giugno 2024 – Il programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Mediterranean Hope (MH) compie dieci anni. “Per riflettere su quanto fatto e sul futuro del progetto, abbiamo pensato a un nostro vocabolario – ha dichiarato Marta Bernardini, coordinatrice di MH – . Uno dei nostri obiettivi e una delle sfide in cui siamo più impegnate è quella di provare a cambiare i discorsi sulle migrazioni. Parliamo di persone, non di numeri, di desideri, non di problema. Di qui la scelta di declinare le lettere dell’alfabeto a modo nostro, con immagini ed espressioni che raccontano un punto di vista maturato in questi dieci anni di lavoro collettivo, di cui hanno fatto e fanno parte tante persone, storie, racconti, esperienze, visioni e speranze. Un punto di vista che è sempre parziale12 ma è di chi prova a mettersi nei panni dell’altro o altra e soprattutto che non vuole sostituirsi alle voci delle persone che arrivano in Italia, che sia coi corridoi umanitari o a Lampedusa, attraversando il Mediterraneo”.

Qui la seconda immagine dell’alfabeto di Mediterranean Hope, nelle prossime settimane sui social del progetto seguiranno le altre lettere.

Intanto il 20 giugno prossimo, a Roma, si terrà una prima iniziativa pubblica nell’ambito del decennale di MH, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, e Marta Bernardini sarà ospite a luglio di un talk ad hoc su Rai Tre, nella trasmissione “Protestantesimo”, a cura della FCEI.

 


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