Ex Gkn, la lotta continua

Il 9 luglio 2024 saranno tre anni di assemblea permanente del Collettivo di fabbrica. Al fianco dei lavoratori, che in questa fase chiedono una legge regionale sui consorzi industriali, anche le chiese protestanti e in particolare la chiesa valdese di Firenze.

Roma (NEV), 18 giugno 2024 – Continua la vicenda degli operai della ex-GKN di Campi Bisenzio, Firenze, da ormai quasi tre anni in lotta contro un licenziamento ritenuto arbitrario. E al loro fianco, le chiese protestanti. I lavoratori del sito toscano, che hanno terminato pochi giorni fa uno sciopero della fame, in questi anni hanno elaborato un piano di riconversione industriale eco sostenibile e promosso forme innovative di mutualismo. In questa fase, dopo due anni senza stipendio, chiedono una legge regionale sui consorzi industriali. Gli evangelici e in particolare la Chiesa Valdese di Firenze hanno seguito con attenzione la vicenda, sviluppando un progetto di Diaconia Comunitaria, e sostenendo la vertenza dei lavoratori. Sono allo studio anche altre e nuove forme di supporto concreto alle necessità delle tante famiglie rimaste senza reddito.

Intanto, come detto, è stato sospeso l’altro ieri sera, dopo tredici giorni, lo sciopero della fame degli operai dell’azienda. Tramite un comunicato stampa hanno fatto sapere che non escludono di riproporlo se i tempi della legge regionale da loro stessi proposta, ed in approvazione in Consiglio regionale toscano, non dovessero essere chiari. Confermata poi la tendata in piazza Indipendenza a Firenze per vigilare sull’iter della legge e per le altre rivendicazioni: commissariamento e stipendi. “Venerdì scorso – spiega la Rsu ex GKN -, tutta la confusione e le false obiezioni sulla legge sono cadute. La legge è fattibile, concreta, costituzionale. L’iter è partito: la commissione 2 la discuta urgentemente, il consiglio regionale l’approvi, la Giunta la renda concreta con tutti gli atti necessari. Sembrava impossibile: il dibattito sull’intervento pubblico, qui e ora, e sulle sue modalità è stato posto al centro. La fabbrica socialmente integrata è un’idea che entra nel gergo, nel novero delle possibilità”. La lotta continua, insomma.

Il liquidatore della Qf, Gianluca Franchi, in una nota diffusa ieri, ha dichiarato:”Urge la messa in sicurezza” e il “necessario sequestro del sito”, “declino ogni responsabilità e denunciamo il movimento Insorgiamo e gli enti preposti al controllo della sicurezza per la salute anche dei cittadini. L’azienda si tutelerà in ogni sede circa i problemi di salute e sicurezza, e declina ogni responsabilità non essendo in possesso del sito e degli strumenti necessari alla tutela”.


Per approfondire:

“Spiragli di luce nella vertenza più importante d’Italia”, articolo di Francesca Coin, “Internazionale” (18/06/2024)

“Diritto al lavoro”, servizio di Davide Venturi, “Protestantesimo”, Rai Tre (03/03/2024)

“Insorgiamo”, servizio di Barbara Battaglia, “Protestantesimo”, Rai Tre (30/04/2023)

 

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