Londra. Vocazione e giustizia al centro della Pre-conference della Chiesa metodista britannica 

Immagini dalla Pre-conference della Chiesa metodista britannica - Londra 2024. Foto OPCEMI

Roma (NEV), 28 giugno 2024 – Si è chiusa ieri a Londra la pre-conference con gli ospiti stranieri della Chiesa metodista di Gran Bretagna.

Il presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), pastore Luca Anziani – ora a Leeds per partecipare alla Conferenza metodista britannica -, ci racconta come sono andati i lavori di questo appuntamento.

“È stato un incontro di due giorni in cui si sono incontrati gli ospiti provenienti da diversi paesi del mondo di ogni continente con la Global Relation, l’ufficio della chiesa metodista di Gran Bretagna che si occupa della connessione con il metodismo nel mondo – ha dichiarato Luca Anziani –. Il tema generale di questo forum è stato proprio quello della condivisione delle esperienze delle diverse realtà. L’intento é stato quello di costruire una connessione tra queste chiese per mantenere rapporti più stabili basati su scambi reciproci.

Le singole chiese hanno portato un breve messaggio nel quale hanno decritto le priorità della propria realtà – ha proseguito il pastore –. I temi più importanti che sono emersi in questo dialogo si sono concentrati sulla vocazione di Dio che chiama la chiesa alla predicazione ricercando la giustizia nell’inclusione di tutte le persone.

Si tratta di cercare di comprendere i segni dei tempi alla luce dei segni della presenza di Dio e della sua volontà. Questa vocazione deve essere cercata e vissuta nell’intergenerazionalità e penetrando le questioni sociali che dividono i paesi consegnandoli all’ingiustizia.

Tale vocazione inoltre non può essere esclusiva ma inclusiva, nel senso che va vissuta insieme in una profonda connessione di tutte le parti della chiesa – ha detto ancora il Presidente Anziani –.

Noi siamo coloro che stavamo aspettando, questo è uno degli slogan che abbiamo condiviso per sottolineare che non dobbiamo aspettare altri o altre, altre generazioni o nuovi membri di chiesa, noi siamo responsabili per il nostro tempo, noi siamo coloro che devono confrontarsi con le emergenze del tempo presente, nella chiesa e nella società. Un’altra domanda che è stata condivisa tra le chiese è stata: come possiamo avere una voce profetica, come possiamo rafforzare le nostre relazioni per affrontare le emergenze dentro e fuori la chiesa?

Per molti la risposta è stata evangelizzare e ricercare la giustizia. Con questo sentimento e in questa prospettiva le chiese ospitate si sono preparate a partecipare alla conferenza generale” ha concluso Luca Anziani.

I lavori proseguono a Leeds fino al 3 luglio.