“Osare immaginare il nuovo”. Congresso FGEI sceglie un anno di “pausa” in cerca di una nuova strada

Foto NEV/er

Roma (NEV), 28 giugno 2024 – Lo scorso 19 giugno la Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI) ha inoltrato alle chiese una lettera che illustra la decisione del suo ultimo Congresso di non nominare, in deroga allo Statuto, un nuovo Consiglio nazionale.

La lettera, firmata dal Seggio del XXIII Congresso FGEI, (Marta Bernardini, Marco Fornerone e Marzia Scuderi) si conclude con il versetto: «Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai», Giosuè 1,9.

Abbiamo chiesto al presidente del Seggio, pastore Marco Fornerone, di spiegarci questo storico passaggio per la Federazione giovanile, organismo che fin dal 1969 riunisce giovani credenti provenienti dalle chiese battiste, metodiste e valdesi, come anche da altre realtà.

“Come Seggio abbiamo avuto il mandato di inviare questa lettera alle chiese. I processi sono stati condivisi quindi si tratta di una stesura collettiva, fatta insieme al Consiglio uscente, che non è stato rinnovato”.

Foto FGEI 2024

Com’è andata?

“Il Congresso ha deciso di non procedere a nuovi mandati e di mettere in pausa le attività per un anno e mezzo fino al prossimo Congresso, dato che è stato necessario prendere atto dell’impossibilità di procedere alle nomine, non solo per il Consiglio ma anche per gli altri incarichi”.

Cosa succede ora?

“Il Congresso ha nominato due gruppi di lavoro con due diversi mandati. Uno ripenserà la struttura della FGEI, che è datata 1969 ed è nata in un certo contesto sociale, politico, ecclesiastico, demografico, in un’epoca con stabilità e prospettive diverse. Oggi per continuare serve una struttura sostenibile, funzionale e aderente alla realtà. Desideriamo che la FGEI del futuro continui a essere uno spazio per giovani, di giovani, gestito da giovani. Uno spazio di incontro e sperimentazione, libero, dove vivere la fede nell’attualità, come si legge nel documento programmatico. L’altro gruppo lavorerà sui contenuti di questo spazio. Si dedicherà alle comunità, a fare rete, alla ricostruzione della Federazione, a raggiungere le persone affinché non si disperdano, per creare aggregazione sul progetto in un anno che sarà straordinario, nel senso che sarà fuori dall’ordinario. Con una nuova struttura ci aspettiamo nuova partecipazione”.

In che clima avete maturato queste decisioni?

“L’atmosfera di questo Congresso è stata propositiva, il clima non è stato quello di una resa, o dell’abbattimento, né tanto meno di una dismissione. Anzi, sottolineerei che il Consiglio per primo, che ha posto la questione in certi termini, e il Congresso poi, che l’ha colta, hanno fatto qualcosa di molto coraggioso guardando in faccia la crisi. Si tratta delle stesse difficoltà che stanno vivendo anche le chiese. Qui non si tratta più di metter giù un elenco di nomi per coprire una serie di incarichi. Serve un passo audace, osare immaginare il nuovo e avventurarsi nell’ignoto con fiducia, per trovare soluzioni che ancora non abbiamo. Vogliamo farlo e porteremo avanti questo progetto, con fiducia e con fede. Il versetto in calce alla lettera riflette esattamente questo spirito”.

Il XXIII Congresso FGEI si è svolto dal 25 al 28 aprile 2024 a Ecumene.

Per saperne di più, leggi il Documento programmatico del XXIII Congresso FGEI – FGEI.