Verso l’Assemblea battista. Il Presidente Arcidiacono: curare l’interesse collettivo e rallegrarsi

Giovanni Paolo Arcidiacono - foto Pietro Romeo (Riforma)

Roma (NEV), 16 settembre 2024 – Mancano pochi giorni all’inizio della 47^ Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI).

Essa si svolgerà infatti dal 19 al 22 settembre a Montesilvano (PE) con circa 100 delegati e ospiti da tutta Italia e dall’estero.

Alla vigilia di questo importante appuntamento per le chiese battiste affiliate all’UCEBI, abbiamo posto alcune domande al Presidente uscente, Giovanni Paolo Arcidiacono.


ALCUNI DEI PROGETTI UCEBI

Formazione quadri per la crescita delle chiese.

Relazioni interculturali e intergenerazionali.

Formazione di nuovi ministeri locali.

Rilancio delle Associazioni regionali.

Libertà di culto e leggi d’intesa (pubblicazione dei volumi su “Confessioni religiose e pubblica amministrazione”).

Collana di studi battisti (Commissione permanente per la storia del battismo).

Relazioni bilaterali ecumeniche tra evangelici battisti e avventisti.

Rapporti con il Seminario teologico battista di Amsterdam e Berlino.

Ministero biblico itinerante (diffusione e promozione dello studio biblico).

Realizzazione multimediale dell’Innario Cristiano (registrazione dei primi 30 inni del Salterio Ginevrino).

Progetto di aiuti alle chiese ucraine e accoglienza profughi ucraini e famiglie afghane.

Ambasciatori e Ambasciatrici di pace (formazione alla non violenza).

Progetti Zimbabwe (cure mediche, accesso agli studi, pozzi d’acqua, sartoria per donne).

Sostegno all’ospedale di Sanyati e altri ambulatori rurali.

 

Presidente Arcidiacono, durante il suo mandato, quali sono stati i progetti più significativi che l’UCEBI ha portato avanti?

La mia presidenza ha attraversato otto anni di vita comune dell’Unione a causa della pandemia che ha imposto il prolungamento del secondo mandato di due anni.

Durante i tre mandati i progetti più significativi sono stati ispirati sia alle esigenze della comunione delle chiese aventi parte dell’UCEBI, sia a quelle derivanti dal contesto sociale politico e culturale nazionale e internazionale.

È difficile sintetizzare i numerosi progetti che l’UCEBI porta avanti.

Ci occupiamo di formazione teologica e ministeriale, con iniziative volte alla crescita dei leader ecclesiastici, alla creazione di nuovi ministeri locali e alla promozione dello studio biblico.

Inoltre, di interculturalità, attraverso il coinvolgimento giovanile nazionale e internazionale.

E ancora: il dialogo ecumenico, il dialogo con le chiese avventiste, iniziative culturali per la promozione della libertà di culto, pubblicazioni.

Poi, l’impegno umanitario e sociale, con iniziative di sostegno alle comunità colpite dalla guerra in Ucraina, all’accoglienza di profughi ucraini e afghani, i progetti in Zimbabwe di assistenza sanitaria, accesso all’acqua potabile e sviluppo economico per le donne.

Infine, il progetto degli “Ambasciatori e Ambasciatrici di pace” che mira a formare le comunità sulla non violenza.

Leggi QUI la risposta completa.

C’è un versetto biblico che vorrebbe lasciare come augurio alle chiese battiste italiane?

Sì. Vorrei lasciare due versetti della lettera di Paolo ai Filippesi.

Il primo è il versetto 3 del capitolo 2: <Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno/a, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno/a non il proprio interesse, ma anche quello degli altri >.

Il secondo è il versetto 4 del capitolo 4: <Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.>

 

Quale consiglio o incoraggiamento darebbe al futuro presidente dell’UCEBI?

Al nuovo Presidente darei un consiglio: non cedere all’impazienza.

L’incoraggiamento è quello del Signore Gesù: < Nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi coraggio io ho vinto il mondo”.