Roma (NEV), 18 settembre 2024 – Sono molte le chiese afferenti alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) che stanno partecipando alla Settimana mondiale per la pace in Palestina e Israele. Stiamo parlando della Settimana che va dal 16 al 22 settembre, ed è un’iniziativa promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).
Dal Piemonte alla Lombardia, passando per Toscana, Lazio e Sicilia, diverse chiese convergono inoltre sul progetto “Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace” che la stessa FCEI sta portando avanti in collaborazione con il Centro Studi Confronti.
L’invito generale, a livello mondiale, è rivolto alle chiese, alle comunità di fede e alle organizzazioni della società civile affinché si uniscano in preghiera per una pace giusta in Palestina e Israele.
Valli valdesi
Come spiega il pastore Michel Charbonnier, che è fra l’altro componente del Comitato centrale del Consiglio ecumenico, il CEC ha un ruolo di lunga data nella promozione della pace in questa regione, sostenendo il diritto all’autodeterminazione dei palestinesi e la fine dell’occupazione. Attraverso iniziative come il Programma di accompagnamento ecumenico in Palestina e Israele (EAPPI), il CEC ha denunciato violazioni dei diritti umani e promosso il dialogo tra comunità, per costruire una pace duratura e inclusiva.
“Anche noi accogliamo l’invito del CEC, fatto proprio dal Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi, poiché in tempi di polarizzazione la preghiera diventa essenziale, simbolo di speranza e cambiamento. Crediamo che la preghiera debba essere accompagnata da informazione, riflessione e impegno concreto” si legge sul sito della Chiesa valdese di Torre Pellice, dove Michel Charbonnier esercita il suo ministero pastorale.
Settimana mondiale per la pace in Palestina e Israele – Chiesa valdese di Torre Pellice
Durante questa Settimana, prosegue il testo, “agiremo in quattro modi: preghiera e approfondimento quotidiano sulla base dei materiali proposti dal CEC. Serata di approfondimento storico: Paolo Naso, esperto di religione e politica, ci guiderà in un incontro sulla Guerra dei cento anni, mercoledì 18 settembre alle 20.45 al tempio valdese di Torre Pellice. Culto comunitario: domenica 22 settembre, il culto sarà dedicato alla pace in Palestina e Israele. Impegno concreto: aderiamo alla campagna ‘Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace’ per raccogliere aiuti umanitari per Gaza e promuovere progetti di dialogo”.
Milano
Dalla Lombardia, abbiamo raccolto la voce del pastore battista Ivano De Gasperis: “Le chiese di Milano hanno accolto l’invito del Consiglio ecumenico delle chiese dedicando la Settimana di Preghiera alla pace tra Israele e Palestina. Questi paesi sono intrappolati in un conflitto che dura da decenni e che continua a scoraggiare chi spera nella pace. Molte comunità hanno organizzato incontri di preghiera speciali, soprattutto dopo l’escalation del 7 ottobre, con momenti di raccoglimento ogni mattina, prima dei culti, e in particolare durante questa settimana, caratterizzata da un rinnovato fervore”.
Le chiese hanno a disposizione i materiali del Consiglio ecumenico delle chiese (tradotti in italiano). Ogni giorno è proposto un tema specifico di preghiera. “Siamo già al secondo giorno e ci riuniamo per pregare secondo i soggetti proposti – dice ancora De Gasperis –, ma il nostro impegno non si ferma alla preghiera. Collaboriamo infatti con gli ‘Ambasciatori e Ambasciatrici di pace’ e sosteniamo la sottoscrizione per la ricostruzione a Gaza e per altre iniziative di pace. Le attività si svolgono in vari modi: chi ha meno tempo partecipa ascoltando audio o leggendo testi di pochi minuti, mentre altri seguono i video degli ambasciatori della pace come quelli del pastore Massimo Aprile e della pastora Anna Maffei. Inoltre, molte comunità organizzano riunioni di preghiera virtuali serali su Zoom. Anche la nostra comunità si riunisce prima del culto domenicale per pregare, come fanno molte altre chiese, utilizziamo anche i social, WhatsApp o Zoom. Nonostante non sia un’iniziativa di grande portata, è un modo per tenere viva la speranza e l’impegno per la pace, credendo in un Dio che suscita operatori di pace e invita alla conversione”.
Sicilia e Calabria
Anche dal Sud, fa eco il pastore Bruno Gabrielli, che fra Messina e Reggio Calabria riferisce: “Anche noi diffondiamo giorno per giorno le proposte liturgiche del CEC alle chiese, ricordando altresì il progetto FCEI ‘Fermiamo l’odio’”. Tante piccole gocce, ciascuna delle quali contribuisce ad ampliare questo mare di prospettive, con il desiderio di lambire finalmente le sponde di soluzioni giuste per questi due popoli.
Altre iniziative
Fra le altre chiese che promuovono e aderiscono alla Settimana, segnaliamo anche:
LUCCA. La Chiesa valdese di Lucca organizza dalle ore 10,00 alle ore 10,30 da martedì 17 a venerdì 20 settembre incontri di preghiera aperti a tutti.
AOSTA. Preghiera interreligiosa per la pace, il 5 ottobre in Piazza Chanoux con esponenti della chiesa cattolica, chiesa valdese, Lega autonoma musulmana, chiesa ortodossa romena e della comunità Bahá’ì.
Questi i sette temi per i sette giorni:
Giorno 7 – La ricostruzione di Gaza: bisogni, sfide e percorso futuro.
Materiali preparati dal CEC (in italiano e, più sotto, in inglese).
La traduzione è a cura di Erica Sfredda e Gregorio Plescan.