Assemblea battista. Dialogo e vocazione

Foto di Martina Caroli / Riforma

Roma (NEV), 19 settembre 2024 – La 47° Assemblea Generale dell’Unione delle chiese evangeliche battiste d’Italia (UCEBI) si è aperta il 19 settembre 2024 a Montesilvano con un culto guidato dal pastore Simone De Giuseppe. Il tema centrale dell’assemblea, tratto dalla Prima lettera ai Corinzi, è “Guardate la vostra vocazione”. Giovanni Arcidiacono, presidente uscente dell’UCEBI, ha riflettuto sul verbo “guardare” in relazione al mondo, alla chiesa e alla vocazione. Ha denunciato un mondo disumanizzante che giustifica razzismi e nazionalismi, contrapposto alla chiesa come comunità inclusiva. Arcidiacono ha invitato i credenti a vivere con umiltà, mansuetudine e pazienza, esortando all’unità dello Spirito. I partecipanti sono stati poi invitati a riflettere sulla propria vocazione. La sessione del mattino si è conclusa con la nomina di Susanna Nicoloso come presidente dell’assemblea e Sante Cannito come vicepresidente.

Al via stamane la 47° Assemblea Generale dell’Unione evangelica battista – Riforma.it

Nel corso della giornata sono state accolte all’unanimità nell’Unione la Chiesa evangelica coreana di Settimo Milanese e la chiesa battista dello Sri Lanka di Roma-Laurentino. Quindi i lavori sono entrati nel vivo, con discussioni e relazioni sull’operato del Comitato Esecutivo, delle attività delle chiese, a partire dalle opere e dalla situazione amministrativa e finanziaria, fino agli impegni nazionali e locali e al tema delle vocazioni, della comunione, della formazione, della teologia, dei ministeri e della missione.

Diversi ospiti sono giunti a Montesilvano per l’inizio dei lavori delle chiese battiste. Fra questi, il presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), pastore Luca Anziani. La Segretaria Generale dell’Esercito della Salvezza, Maggiore Cinzia Walzer-Carpagnano. Il presidente della Federazione delle chiese pentecostali (FCP), Alfredo Giannini. La presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI), la pastora Mirella Manocchio. La Vice Decana della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), pastora Kirsten Thiele. La moderatora della Tavola valdese, la diacona Alessandra Trotta. Il direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UNEDI), don Giuliano Savina.

Attesa per la tavola rotonda interreligiosa di questa sera alle 21, dal titolo “Spiritualità e costruzione della pace”, con interventi di Gadi Luzzatto Voghera, direttore Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea; don Armando Nugnes, rettore del Pontificio Collegio Urbano; Francesca Nuzzolese, docente presso la Facoltà valdese di teologia; Hamid Zariate, medico e Imam; Anna Conti, vice-presidente Soka-Gakkai; modera la giornalista Emmanuela Banfo.


Sintesi di alcuni saluti del pomeriggio del 19 settembre


Foto di Martina Caroli / Riforma

Giannini, la sfida dell’unità

Il presidente della Federazione delle chiese pentecostali, Alfredo Giannini, ha sottolineato la complessità di parlare di unità all’interno del movimento pentecostale, caratterizzato da una grande diversità di espressioni e non sempre propenso al dialogo ecumenico. Tuttavia, ha riconosciuto che nella collaborazione con chiese come quelle rappresentate in questo contesto, con una lunga storia di impegno ecumenico, è stato ed è possibile intraprendere tavoli di dialogo significativi. Già all’inizio del nuovo millennio, con la nascita della FCP, si sono create occasioni di confronto, come quella in seno alla Chiesa della Lungaretta, dove si parlava di unità. Nel tempo, queste relazioni sono cresciute, e le esperienze condivise hanno permesso di approfondire una conoscenza reciproca.

Giannini ha espresso l’importanza di affrontare insieme anche questioni teologiche, puntando a evitare le divisioni e a enfatizzare ciò che unisce. “Il capo della chiesa, per noi tutti, è Gesù Cristo” ha dichiarato, ricordando che servire Cristo non significa rinnegare le proprie radici e la propria storia, ma essere inclusivi verso l’altro, accogliendolo per quello che è. Ha richiamato la preghiera di Gesù in Giovanni 17:21, “che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi”.  Una promessa, secondo Giannini, e un invito all’unità fondata su Cristo. Ha concluso esprimendo la speranza che si possa continuare questo cammino ecumenico con un approccio rinnovato, cercando sempre di rispondere alla ministerialità di Cristo.


Foto di Martina Caroli / Riforma

Anziani, il lungo orizzonte di Dio

Il presidente dei metodisti, Luca Anziani, ha ribadito il valore dell’unità sulla base che ciò che unisce queste chiese va oltre il tempo e le circostanze: “Siamo una chiesa unita, di fratelli e sorelle”. Come presidente dell’OPCEMI, ha detto, “Accolgo la sfida proposta dall’assemblea nel domandarsi: ‘Come sta la tua fede?’”. Ha riflettuto su tre prospettive nel “guardare” la propria vocazione. Innanzitutto, c’è la tentazione di conservare solo la propria storia e tradizione, guardando compiaciuti a sé stessi. Poi, c’è la tentazione di volgere lo sguardo esclusivamente verso il mondo esterno e i suoi drammi. Infine, c’è la possibilità di spostare lo sguardo verso Dio, accogliendo la sua narrazione su di noi: “una narrazione che non si concentra sulle nostre mancanze, ma sulla Sua grazia che ci chiama e ci accoglie come il padre misericordioso della parabola del figliol prodigo. ll padre narra la vita del ragazzo come una vita benedetta, accolta, perdonata. C’è lo sguardo lungo dell’orizzonte di Dio, che ci apre a mille sfide, di giustizia, di cambiamento. Quell’orizzonte deve essere anche il nostro”.

Anziani ha anche ricordato l’esperienza internazionale metodista con le chiese di Svezia, Stati Uniti e Regno Unito, sottolineando come le crisi che attraversano le chiese del Nord del mondo possano essere un’occasione per rafforzare la fraternità e la cooperazione tra di esse. Infine, ha invitato a rinnovare il patto con Dio, a riflettere sugli effetti del battesimo e a pregare affinché il Signore ci guidi nella nostra vocazione reciproca.


Foto di Martina Caroli / Riforma

Savina, chiese cristiane per un ecumenismo condiviso

Savina ha portato il saluto dei vescovi italiani e del presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero, e ha condiviso una riflessione ecumenica, con particolare riferimento all’incontro del 10 giugno scorso. In questa data infatti si è svolto il secondo incontro nazionale delle chiese cristiane. Un percorso significativo che ha visto la Commissione episcopale prendere iniziativa e impegnarsi direttamente in questo senso: “È stato un evento di grande rilevanza, richiesto direttamente dai vescovi. Per due anni consecutivi, nel giugno 2023 e 2024, tredici chiese si sono incontrate per discutere il futuro dell’ecumenismo in Italia, in una conversazione spirituale profonda, riflettendo su chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando. Ci rivedremo il prossimo 3 dicembre per pianificare l’incontro di giugno 2025. Inoltre, durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (SPUC), i responsabili delle chiese si ritroveranno insieme, a Napoli il 21 gennaio. Poi, c’è il progetto di organizzare un simposio delle chiese cristiane in Italia nel 2026, in modo assembleare. Preghiamo affinché lo Spirito Santo ci guidi in questo cammino”.