Roma (NEV) 23 settembre 2024 – Durante il suo primo discorso da Presidente dell’Unione delle chiese evangeliche battiste in Italia (UCEBI), subito dopo la proclamazione della sua elezione, il pastore Alessandro Spanu ha espresso il suo impegno a servire nell’Unione con umiltà e dedizione, sottolineando un approccio pratico e concreto al suo ruolo. Citando il versetto biblico “Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze” (Ecclesiaste 9:10), Spanu ha esplicitato la sua visione e il suo desiderio di lavorare in questo ruolo “mettendo le mani in pasta”.
La sua natura pratica si può osservare anche da questo aneddoto personale: “Prima di partecipare all’Assemblea – ha detto Spanu – stavo illustrando un bellissimo racconto di Cristina Arcidiacono per la rivista ‘L’Amico dei fanciulli’. Insomma, usare le mani è parte integrante della mia identità. In questo spirito, più che grandi idee astratte, aspettatevi da me un impegno costante e concreto, con la volontà di servire al meglio delle mie capacità”.
Riflettendo sul suo ruolo all’interno dell’Unione, Spanu ha parlato della dialettica che vive tra il suo profondo legame con le chiese locali e quello con la comunione tra le chiese battiste. “Vorrei vivere questa tensione costruttiva, convinto che l’Unione sia molto di più della somma delle singole chiese e che la comunione tra queste ultime rappresenti una manifestazione tangibile dell’Evangelo” ha detto il neo eletto Presidente.
Spanu ha inoltre fatto riferimento alle parole che la moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta ha usato nel suo saluto all’Assemblea, ricordando che la vocazione spesso si manifesta nei momenti di maggiore fragilità. Ha quindi chiesto di pregare per lui affinché possa affrontare con fede e determinazione i compiti che gli saranno affidati dal Comitato Esecutivo, consapevole delle sfide ma anche fiducioso nel sostegno del Signore.
Concludendo il suo discorso con un sincero augurio e un messaggio di affetto, Spanu ha ribadito il suo desiderio di servire con tutto il cuore e tutte le sue forze, confidando nell’amore per Dio e nel fatto che tutte le cose cooperano al bene per quelli che amano Dio, versetto che è ritornato più volte nel corso di questa Assemblea (Romani 8:28).