Roma (NEV), 15 ottobre 2024 – Si chiama “ReadyForIT – Labour Pathways for Refugees” ed è un programma dedicato alla realizzazione di Corridoi lavorativi per Rifugiati. Fra i partner, anche la Diaconia valdese (Commissione sinodale per la diaconia – CSD).
Il progetto ha come obiettivo l’inserimento lavorativo nell’ambito dell’Information Technology (IT). Esso intende offrire opportunità di sviluppo professionale e di integrazione a chi è stato costretto a fuggire dal proprio paese, spiegano gli organizzatori in un comunicato congiunto diramato oggi.
“Si tratta del primo progetto che apre le porte del lavoro in Italia in ambito IT – si legge nel testo –. I 25 rifugiati provengono da Burundi, Congo, Eritrea, Etiopia, Rwanda, Somalia, South Sudan e Sudan e hanno un’età tra i 19 e i 46 anni. Attualmente sono ospitati in Uganda e hanno un background formativo/professionale IT. Inoltre, hanno intrapreso un percorso di formazione online in sviluppo software che consentirà di acquisire le competenze base e avanzate attraverso il linguaggio di programmazione Java e SQL. Superato un test finale, arriveranno in Italia grazie ad un contratto di lavoro nel settore”. Inoltre sono previsti corsi di preparazione civico-linguistica.
Il progetto “ReadyForIT – Labour Pathways for Refugees” è ideato da Fondazione Italiana Accenture ETS e guidato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, insieme alla Fondazione stessa, a Diaconia Valdese, Talent Beyond Boundaries, Pathways International, all’International Trade Centre – ITC (Agenzia Tecnica ONU/OMC) e all’Unione Industriali di Torino, con il contributo di Reale Foundation e Fondazione Conad ETS e in collaborazione con Develhope, Refactory Uganda e Finn Church Aid.