Rete evangelica fede, orientamenti e generi. Ri-nasce REFO+

Foto REFO

Roma (NEV), 23 ottobre 2024 – Sabato 19 ottobre, dopo una pausa di alcuni anni (dovuta tra l’altro alla pandemia di Covid-19), si è riunita a Roma, presso il salone metodista di via Firenze, l’assemblea della Rete evangelica fede e omosessualità (REFO), convocata per rilanciare le attività dell’associazione, per rivedere lo statuto adeguandolo alle norme attuali e per rieleggere gli organi associativi. Il bilancio dell’incontro è positivo: una trentina i partecipanti (a cui si aggiungono alcuni/e soci/e presenti per delega) provenienti da sette regioni, molti volti nuovi, molti giovani. Una delle novità dello statuto rivisto riguarda la presidenza dell’associazione: la figura del presidente unico è stata sostituita da due co-presidenti, eletti nelle persone di Emma Ascoli (31 anni, valdese di Roma) e Emanuele Crociani (33 anni, battista di Milano). Siamo di fronte ad un significativo ricambio generazionale, visto che le otto persone elette negli organi associativi hanno un’età che va dai 25 ai 73 anni. Altra importante novità: anche se l’acronimo dell’associazione è rimasto identico, l’assemblea ha deciso di modificare il suo nome in “Rete evangelica fede, orientamenti e generi” e diventerà REFO+.

L’incontro si è aperto con un momento di preghiera e una meditazione della pastora della Chiesa metodista di via Firenze/via XX Settembre, Mirella Manocchio, sull’incontro tra Gesù e la donna cananea (Vangelo di Matteo, cap. 15): “un personaggio inopportuno e forte perché non si scoraggia dinanzi al diniego di Gesù, ma ingaggia con lui un dibattito. Di fatto sarà l’unica che nelle dispute con Gesù avrà la meglio”. Secondo la teologa americana Sharon Ringe, questa donna si può definire “una profetessa, poiché le sue parole non solo aprono e giustificano il ministero della chiesa verso i pagani, ma si rendono interpreti della vera volontà di Dio: portare la salvezza a tutta l’umanità allargando le promesse dagli ebrei ai gentili”. L’insistenza di questa donna pagana è necessaria anche oggi, nelle nostre chiese, per farle passare da una semplice “tolleranza” ad una vera “inclusività”, per costruire – ha concluso Manocchio – “luoghi e spazi in cui i diritti, i bisogni e i sogni delle persone LGBTQI+, delle donne, dei minori, degli stranieri, di tutte e tutti, possano trovare piena cittadinanza”.

Numerosi saluti sono stati portati all’assemblea, da parte di Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’Ufficio diritti LGBT+ del Comune di Roma, di Alessandra Gastaldi, presidente dell’associazione ecumenica di cristiani LGBTQ “Cammini di Speranza”, del pastore Alessandro Spanu, presidente dell’Unione battista, della pastora Ioana N. Ghilvaciu, presidente del Movimento femminile evangelico battista, e della pastora Manocchio nella sua qualità di presidente della Federazione donne evangeliche in Italia (FDEI).

È seguita la relazione del presidente uscente, Giorgio Rainelli, che ha richiamato la storia della REFO, nata nel 1998, rendendo omaggio all’impegno profuso dal suo primo segretario, Henry Olsen, e richiamando le attività più recenti: l’organizzazione dell’incontro del Forum europeo dei gruppi cristiani LGBT nel mese di maggio a Varese (insieme a Cammini di Speranza), la collaborazione con la Commissione Fede, genere e sessualità (Fe.Ge.Se.) delle chiese battiste, metodiste e valdesi, in particolare per quanto riguarda le liturgie delle “Veglie” per il superamento dell’omo-bi-transfobia che si svolgono ogni anno a maggio, l’adesione a varie iniziative all’interno del movimento queer e così via.

Dopo la discussione sulla nuova bozza di statuto e la sua approvazione, si è proceduto all’elezione dei due co-presidenti, di tre altri membri della segreteria (Irene Grassi, Maurizio Rolli e il presidente uscente Rainelli) e del collegio dei garanti (Davide Capasso, Marco Siino e Antonio Fiorino).

Nel pomeriggio, dopo un breve filmato sul recente incontro del Forum europeo a Varese, sono state ascoltate le relazioni sulle attività dei gruppi locali (Emanuele Crociani, Varco/Refo di Milano; Marco Siino, Ali d’Aquila di Palermo) e della Commissione Fe.Ge.Se. (Rocco Lamanna). L’assemblea si è conclusa raccogliendo varie proposte di attività che starà alla Segreteria sviluppare. Tra queste, ricordiamo la collaborazione a livello internazionale con il citato Forum europeo, quella ecumenica con Cammini di Speranza e altre realtà del mondo cattolico, l’attenzione verso le problematiche vissute dalle persone LGBTQI+ all’interno delle chiese pentecostali, l’impegno per il matrimonio egualitario, la necessità di opporsi alla pratica delle “terapie riparative” che presumono di “curare” l’omosessualità (pratica che si ritrova sia in campo cattolico che in quello delle chiese di area “evangelicale”), la riflessione sulla gestazione per altri, la formazione dei giovani su sessualità e identità di genere, l’offerta di momenti di spiritualità.