3 ottobre. Il decano Bludau in memoria delle vittime dell’immigrazione

Roma (NEV), 3 ottobre 2017 – In occasione del 3 ottobre, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, il pastore Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), è intervenuto con un comunicato stampa per ribadire l’impegno dei luterani italiani all’accoglienza e all’integrazione.

“Centinaia di migliaia di migranti e rifugiati continuano a fuggire dai propri Paesi alla ricerca di una speranza, ma la nostra società sembra spesso voltarsi dall’altra parte o, peggio, manifesta ostilità. In una giornata come questa – afferma Bludau – è, invece, fondamentale ricordare che parliamo di persone, spesso donne e bambini, che, per sottrarsi a guerre, persecuzioni, miseria e altre grandi avversità, si sottopongono a sofferenze indicibili e troppe volte trovano addirittura la morte. A tutte loro vanno il pensiero e le preghiere mie e delle comunità luterane in Italia”.

Citando le famose affermazioni di Martin Lutero ne “La libertà del cristiano” (1520) – secondo cui “Un cristiano è un libero signore sopra ogni cosa, e non è sottoposto a nessuno” ma allo stesso tempo “Un cristiano è un servo volonteroso in ogni cosa ed è sottoposto a ognuno” -, Bludau scrive: “La questione dell’amore verso il prossimo diventa concreta di fronte a rifugiati e migranti. L’amore di Dio è per tutto il mondo e non si ferma davanti alle frontiere nazionali. Dio ha creato tutte le persone a propria immagine e ha quindi dato a ciascuno una dignità inviolabile e nessuno deve guadagnarsela”.

“Se la dignità umana è inviolabile e non negoziabile, conseguentemente il diritto individuale all’asilo deve essere salvaguardato. In questo senso è doveroso istituire, non solo a livello italiano bensì Europeo, dei veri e concreti percorsi legali verso il nostro continente”.