SCHEDA. John Wesley

John Wesley (Epworth, 28 giugno 1703 – Londra, 2 marzo 1791), teologo inglese, predicatore itinerante, fondatore del metodismo

Figlio di un pastore anglicano e di Susanna Annesly (figlia di uno dei maggiori teologi puritani), John Wesley nasceva nel 1703 nella casa pastorale di Epworth, nel Lincolnshire.

Mandato a studiare ad Oxford, costituì con il fratello Charles ed alcuni amici una specie di associazione retta da regole strettissime: tutti i membri si impegnavano a studiare metodicamente la Bibbia, a praticare l’elemosina e ad accostarsi settimanalmente alla Santa Cena. Vennero perciò chiamati “the holy club” (il santo club), oppure: “i metodisti”, nome destinato a restare per sempre al movimento wesleyano. Dopo gli studi ad Oxford fu ordinato pastore anglicano nel 1728.

Nel 1738 – dopo essere stato alcuni anni in missione oltreoceano presso i coloni e gli indiani della Georgia (esperienza che si rivelò essere insoddisfacente) – Wesley, tornato a Londra e ascoltando la lettura dell’introduzione di Lutero all’epistola ai Romani, ebbe una profonda conversione: si convinse che non doveva più tormentarsi per la propria salvezza, ma che l’unica risposta all’esperienza del dono della salvezza, offertoci gratuitamente da Dio in Cristo, è quella di portare questa conoscenza salvifica agli altri. Da questa consapevolezza nasceva tutta la sua opera successiva.

Egli dedicherà tutta la sua vita a diffondere un’esperienza religiosa centrata sulla scoperta dell’amore di Dio, del perdono e della salvezza gratuita. Wesley cominciò a rivolgersi alle masse proletarie predicando fuori dalle chiese, nelle vie e nelle piazze, ritenendo che fosse il mezzo migliore per raggiungere le masse diseredate che rimanevano fuori dalla chiesa ufficiale. Si stabilì a Kingswood, centro minerario, dove costruì per i minatori una cappella e una scuola, inaugurando così quell’unione tra predicazione e opere sociali che rimarrà caratteristica del metodismo. Presto prese a predicare anche in altri centri industriali, e per 50 anni si dedicò alla predicazione itinerante. Il suo famoso detto: “la mia parrocchia è il mondo” non è del tutto ingiustificato se si pensa che predicò 42mila volte percorrendo più di 322mila chilometri. Presto la sua azione si estese anche all’America, dove il risveglio si consolidò su linee wesleyane.

Il movimento fondato da Wesley, una sorta di socialismo cristiano ante litteram, ebbe un’enorme successo durante il XIX secolo tra la classe operaia. Il metodismo, sorto poco più di 250 anni fa, si è sviluppato con un ritmo tale da presentarsi oggi come una tra le più grosse chiese evangeliche: è il frutto di uno dei più grandi “risvegli” che il mondo protestante abbia mai sperimentato. In particolare nei paesi del Sud America, dell’Africa e dell’Asia si è registrata negli anni recenti una vera e propria impennata degli adepti.

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John Wesley, La perfezione cristiana, a cura di Massimo Rubboli, Chieti-Torino, Edizioni GBU-Claudiana, 2003

Valdo Benecchi, John Wesley. L’ottimismo della grazia, Torino, Claudiana, 2005