Libano. Il grazie dello staff corridoi umanitari al console italiano a Beirut

Ambasciata d'Italia a Beirut (Libano), 20 ottobre 2017. Il console Valerio Giorgio è il quinto da destra

Roma (NEV), 23 ottobre 2017 – L’équipe ecumenica dei “corridoi umanitari” lo scorso venerdì, presso la sede dell’Ambasciata italiana di Beirut, è stata ricevuta dal console Valerio Giorgio. “Un momento di cordialità, un’occasione per ringraziare lui e il suo staff per questi mesi di stretta collaborazione”, ha detto Simone Scotta, operatore della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), tra i componenti dell’équipe, operativa da quasi due anni in Libano, e della quale fanno parte anche membri della Comunità di Sant’Egidio, tra cui Maria Quinto.

A una settimana dall’ultimo corridoio umanitario che porterà il numero dei beneficiari a poco più di 1000 – come previsto dal protocollo sottoscritto tra i promotori del progetto e i Ministeri dell’Interno e degli Esteri – il console, insieme al suo staff e all’Ufficio Visti, per parte sua espresso soddisfazione per il lavoro svolto insieme. L’auspicio dei promotori è che si possa replicare nel 2018.

La collaborazione tra autorità italiane e società civile è stata sempre sottolineata dai promotori del progetto. Ricorda Simone Scotta: “In questi mesi abbiamo lavorato a stretto contatto con l’Ufficio Visti, guidato da Alberto Invernizzi, ufficio che materialmente è impegnato nella presa delle impronte e nel fotosegnalamento di ogni singolo beneficiario”.

Il progetto permette a profughi particolarmente vulnerabili di accedere, una volta giunti in Italia grazie ad un visto umanitario, al diritto di chiedere asilo senza rischiare la vita in mare, e senza alimentare il business dei trafficanti. In un anno e mezzo sono giunti in Italia per questa via sicura e legale quasi 900 persone con 15 voli. Il 16esimo ed ultimo volo previsto per questo protocollo è in agenda il 27 ottobre, con arrivo a Roma Fiumicino.