Tullio Vinay (La Spezia, 13 maggio 1909 – Roma, 2 settembre 1996) fu teologo, pastore valdese e senatore della Repubblica. Convinto antifascista, contribuì a salvare dalla deportazione una famiglia di ebrei, nascondendoli in un appartamento a Firenze. Personaggio di spicco dell’evangelismo italiano, Vinay contribuì con il suo impegno, insieme religioso, sociale e politico, a far conoscere la realtà protestante in chiave internazionale agli italiani del secondo dopoguerra.
Nell’estate del 1946 a Prali, nelle Alpi Cozie del Piemonte, durante un campeggio estivo delle Unioni giovanili valdesi di cui era segretario, Tullio Vinay parlò della necessità di erigere nelle Valli valdesi “un luogo che esprimesse i valori dell’agape cristiana e che fosse, per usare un’espressione contenuta nel primo ‘manifesto di Agape’, il volto di Cristo ‘scolpito sulle rocce dei nostri monti’” come si legge sul sito del Centro ecumenico internazionale Agape.
La costruzione di questo luogo, simbolo di amore, riconciliazione, cooperazione e di cura delle ferite del conflitto mondiale, inizia nel 1947 grazie a Tullio Vinay che coinvolge centinaia di giovani in un neo nascente progetto ecumenico internazionale. Al progetto collabora anche l’amico architetto Leonardo Ricci, dando ad Agape una fisionomia particolare di incredibile modernità.
Nel 1961 Vinay nacque l’idea del Servizio Cristiano di Riesi, la cui costruzione iniziò nel 1963 nell’entroterra siciliano, in provincia di Caltanissetta. Per contrastare mafia, povertà e analfabetismo servono scuole, sanità, economia, internazionalità. Sempre con la collaborazione di Leonardo Ricci, il Servizio Cristiano viene costruito attorno agli ulivi – da cui il nome “Monte degli ulivi” – senza abbattere alcun albero. Agli esordi, fra le varie attività intraprese, vi fu la fabbrica “Meccanica Riesi” per la produzione di frese d’acciaio e una cooperativa di ricamo. Oggi il Centro consta di due scuole (dell’infanzia e primaria), un centro socio-sanitario, 15 ettari di coltivazione biologica, una foresteria, una sala convegni e conferenze, un centro culturale e una casa residenti riservata ai tanti volontari internazionali che scelgono di fare un’esperienza di vita fondata sulla politica dell’amore al servizio della popolazione.
Nel marzo del 1974 il pastore Tullio Vinay testimoniò a Parigi sui metodi di tortura usati sui prigionieri politici in Vietnam, dove si era recato come osservatore internazionale per conto di una organizzazione ecumenica. A seguito di ciò, Hélène Engel, cattolica, e Edith du Tertre, protestante, si appellarono alle personalità ecclesiastiche, evento che portò alla fondazione, il 16 giugno 1974 a Versailles, dell’ACAT-Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura.
Nel 1982 il governo israeliano lo insignisce dell’onorificenza “Giusto tra le nazioni”. Lo stesso Vinay criticò la politica israeliana verso i palestinesi.
Nel 2009, a cent’anni dalla nascita, la figlia Paola ne ripercorre la vita e la straordinaria vicenda dell’impegno, insieme religioso e sociale, a favore degli oppressi e dei perseguitati in un libro edito dalla Claudiana: Testimone d’amore. La vita e le opere di Tullio Vinay: testimonianze, scritti, ricordi personali.
(nev-notizie evangeliche – febbraio 2018)