Roma, 10 giungo 2016 (NEV/CS38) – “Gioia, per i passi avanti compiuti nel dialogo, e urgenza, per la situazione di indicibile ingiustizia che domina il mondo intero”. Così il pastore Jerry Pillay, presidente della Comunione mondiale delle chiese riformate (CMCR), ha descritto durante una conferenza stampa tenutasi presso la sala stampa di Radio Vaticana a Roma, l’udienza nella quale questa mattina papa Francesco ha incontrato una delegazione della CMCR, guidata dallo stesso Pillay e composta, tra gli altri, dal pastore Chris Ferguson, segretario generale della CMCR, dalla pastora Dora Ace Valentin, dalla teologa Aruna Gnanadason, e dal pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.
L’incontro, che avveniva a dieci anni dall’ultima visita in Vaticano di una delegazione riformata, ha avuto al suo centro la commemorazione comune dei 500 anni della Riforma protestante e la promozione di una comune testimonianza cristiana rispetto alle ingiustizie di cui è vittima la maggioranza della popolazione della terra. “Dobbiamo essere grati a Dio per la nostra fraternità ritrovata, radicata nel riconoscimento dell’unico battesimo”, ha detto papa Francesco durante l’udienza. Il pontefice ha poi ricordato come il rapporto finale dell’ultima sessione di dialogo ufficiale tra cattolici e riformati, dedicata al rapporto tra la dottrina della giustificazione e la sacramentalità, “ben sottolinea il legame necessario tra la giustificazione e la giustizia” che spinge “a vivere la carità mediante gesti concreti” e a promuovere un ecumenismo che produca “una comune missione di evangelizzazione e di servizio”.
Nella conferenza stampa, moderata dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il pastore Ferguson ha ribadito come la relazione tra giustificazione e giustizia sia uno dei capisaldi teologici della tradizione riformata e che la lotta all’ingiustizia economica, ecologica e di genere sia intesa dalla CMCR come un’espressione viva della fede cristiana. Ne è testimonianza la Confessione di Accra, approvata in occasione dell’Assemblea generale dell’allora Alleanza riformata mondiale (ARM) svoltasi nel 2004 nella capitale ghanese, che legge la fede cristiana alla luce dell’ingiustizia economica e della distruzione ecologica. Sui 500 anni della Riforma protestante, Ferguson ha indicato, da un lato, la necessità da parte protestante di esprimere un pentimento per l’avvenuta divisione all’interno della cristianità, non voluta dai riformatori ma comunque storicamente verificatasi; e l’importanza, dall’altro, di celebrare i progressi nel dialogo tra le chiese cristiane che caratterizzano il nostro tempo.
Alla conferenza è intervenuto padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, che ha sottolineato come la visita della delegazione della CMCR sia “un altro elemento da aggiungere alla prospettiva ecumenica” del pontificato di Francesco. Lombardi ha inoltre rimarcato come l’enciclica “Laudato si’” proponga degli spunti importanti che possono costituire una base comune per un ecumenismo orientato alla giustizia. Infine, è intervenuto il pastore Eugenio Bernardini che, in quanto moderatore della Tavola valdese, rappresenta una chiesa membro della CMCR. Bernardini ha sottolineato l’impegno ecumenico che ha portato le chiese metodiste e valdesi, la FCEI e la Comunità di Sant’Egidio a promuovere insieme il progetto dei corridoi umanitari per portare in Italia, in modo sicuro e legale, profughi provenienti dal Libano e, in prospettiva, dal Marocco e dall’Etiopia, un progetto portato avanti nello spirito di quell’“ecumenismo della concretezza”, sulla cui urgenza tutti convergono.
La Comunione mondiale delle chiese riformate (CMCR) raggruppa oltre 225 chiese riformate, presbiteriane, congregazionaliste unite in rappresentanza di 80 milioni di credenti in tutto il mondo.
Guarda QUI il video a cura del Centro Televisivo vaticano (CTv).
(Foto: NEV)