Roma (NEV), 26 ottobre 2018 – Si tiene dall’1 al 7 novembre in Canada, a Toronto, il Parlamento delle religioni del mondo, quest’anno con il titolo “La promessa dell’inclusione, il potere dell’amore. Verso intesa, riconciliazione e cambiamento globali”. Attese migliaia di persone da 80 paesi e centinaia di tradizioni religiose rappresentate, per una settimana di conferenze, laboratori, musica, arti, momenti rituali e di preghiera.
Considerato come il più antico e ampio movimento interreligioso al mondo, il Parlamento delle religioni del mondo festeggia il 125° anniversario di quello avvenuto per l’Esposizione colombiana del 1893 a Chicago, negli Stati Uniti e contemporaneamente il 25° anniversario dalla redazione della storica “Dichiarazione per un’etica globale” avvenuta sempre a Chicago nel 1993. Il Parlamento mette a confronto leader delle tradizioni religiose orientali e occidentali, nell’ottica della comprensione e della cooperazione interreligiosa per coltivare armonia sociale, giustizia, pace e tutela dell’ambiente.
Sono 6 le aree tematiche di quest’anno. Le donne: il merito delle donne in tutte le tradizioni mondiali di saggezza. Contrasto a guerra, odio e violenza: pace e amore. Attivismo per il clima: cura per il nostro pianeta, responsabilità per il nostro futuro. Culture e popoli indigeni: evoluzione spirituale dell’umanità e guarigione della nostra madre terra. Prossime generazioni: il cammino inter-fedi non ha età, voci giovanili per il cambiamento. Giustizia: portare avanti il cambiamento concreto per un mondo giusto, pacifico e sostenibile.
Fra i partecipanti, Elijah Brown dell’Alleanza battista mondiale (BWA), Karen Georgia Thompson della Chiesa unita di Cristo (United church of Christ – UCC), Jim Wallis, pastore evangelico e fondatore della rivista “Sojourners” e William J Barber, pastore e attivista della chiesa cristiana di Greenleaf dei Discepoli di Cristo, in Nord Carolina, co-presidente della Poor People’s Campaign, che ha riunito decine di migliaia di persone in tutti gli Stati Uniti contro il razzismo e per la giustizia sociale, economica ed ecologica.