3 ottobre. La Casa delle culture di Mediterranean Hope in piazza a Scicli

Esponenti istituzionali e religiosi insieme per dire “no” alle vittime dell’immigrazione

Dott.ssa Rosanna Mallemi, area immigrazione della Prefettura di Ragusa (foto: Mediterranean Hope)

 

Scicli, Ragusa (NEV), 5 ottobre 2016 – Tra le tante iniziative promosse in occasione del terzo anniversario dell’immane tragedia avvenuta il 3 ottobre 2013 al largo delle coste di Lampedusa, anche quella della “Casa delle Culture” di Scicli (RG) – centro di accoglienza e integrazione di “Mediterranean Hope”, progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – dal titolo “Note di Speranza”: un momento di riflessione e ricordo per commemorare non solo le vittime di Lampedusa, ma anche le 13 persone che persero la vita, qualche giorno prima, il 30 settembre 2013 a Sampieri, località balneare che dista appena 9 km da Scicli.

La serata – articolata in due momenti – si è svolta nella prestigiosa via Francesco Mormino Penna, location ormai famosa in tutto il mondo in quanto patrimonio dell’UNESCO e set di svariati film. La prima parte ha visto una serie di interventi di esponenti di varie comunità di fede, la seconda era dedicata alla musica con un concerto jazz.

A portare il proprio messaggio di pace e fratellanza sono saliti sul palco Francesco Sciotto, pastore della chiesa metodista di Scicli; Ziri Salem, imam di Scicli; don Ignazio La China, vicario foraneo di Scicli; il mormone Ernesto Nudo di Palermo; Silvia Rapisarda, pastora delle chiese battista e valdese di Catania. Ognuno ha ribadito fortemente il proprio “no” alle stragi in mare e il convinto “sì” all’apertura di corridoi umanitari attraverso i quali poter raggiungere legalmente e in sicurezza l’Italia e l’Europa. Tra gli interventi istituzionali invece, quello di Rosanna Mallemi, dirigente dell’area immigrazione della Prefettura di Ragusa che, oltre a portare i saluti del prefetto, ha ribadito quanto sia importante il contributo che “Mediterranean Hope-Casa delle Culture” ha dato, e continua a dare, nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che nell’ultimo periodo sono in netto aumento.

La seconda parte della serata, pensata dagli organizzatori come un momento di condivisone culturale, ha visto come protagonisti il duo jazz formato da Luigi Bonafede e Massimo Baldioli. Un dialogo costante tra pianoforte e sax tenore. Soddisfazione per la serata, seguita da più di 150 persone, è stata espressa da Giovanna Scifo, responsabile della Casa delle Culture: “Non è un caso se l’abbiamo voluta chiamare ‘Note di speranza’. Con la nostra iniziativa è proprio un messaggio di speranza nel superamento delle barriere che ci auguriamo sia arrivato a chi è stato presente”.