Striscia di Gaza, gli organismi ecumenici chiedono il cessate il fuoco

Consiglio ecumenico delle chiese, Consiglio per le chiese in Medio Oriente e Act Alliance chiedono la ripresa dei dialoghi in Palestina

Foto di Albin Hillert/World Council of Churches

Roma (NEV/Riforma.it), 9 maggio 2019 – “Con profonda preoccupazione per le ultime ostilità nella Striscia di Gaza”, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), il Consiglio per le chiese del Medio Oriente (MECC) e l’organizzazione ACT Alliance “esprimono la loro convinzione che l’attuale situazione nella Striscia di Gaza sia moralmente ed eticamente insostenibile. Offriamo le nostre sentite condoglianze a tutte le vittime delle recente intensa ondata di violenza, uccise e ferite, e alle loro famiglie”.

L’intervento degli organismi ecumenici è un appello per la fine delle tensioni e dei lutti in Medio Oriente:

“Tutte le parti in conflitto devono far fronte alle proprie responsabilità morali e legali. È imperativo che tutti cerchino maniere di proteggere la popolazione civile, in particolare donne e bambini, da ricorrenti scontri militari che possono solo esacerbare una situazione già tesa e accentuare la crisi umanitaria in corso. Questo auspicio è particolarmente rivolto a coloro che dispongono dei mezzi più potenti e distruttivi affinché esercitino la più alta responsabilità nell’ evitare ulteriori catastrofi per le persone sofferenti di Gaza.

I quasi due milioni di abitanti della Striscia di Gaza vivono sotto uno stato di assedio permanente, con i loro fondamentali diritti umani, economici, sociali e politici negati. Le comunità intorno al confine di Gaza sperimentano le ricorrenti ostilità con serie ripercussioni sullo svolgimento pacifico della loro vita quotidiana.

Affermiamo che tutte le persone sono create a immagine di Dio. Siamo tutti chiamati a rispettare e proteggere la dignità umana e i diritti di tutti.

Crediamo che l’opzione militare non sarà mai utile a una risoluzione duratura e giusta di un conflitto di vecchia data. Invitiamo tutte le parti a lavorare per la fine degli scontri e per una pace giusta che garantisca a tutti di vivere in una coesistenza pacifica.

CEC, MECC e ACT Alliance chiedono alle loro chiese, organizzazioni e partner membri di pregare per la fine di questa violenza distruttiva e delle sofferenze inconcepibili e di aumentare il loro sostegno e gli sforzi per una giusta pace e dignità umana in Palestina e Israele”.